Teleconnessioni, indici teleconnettivi, previsioni
Una carrellata di mappe dei principali indici di teleconnessione (che misurano il grado di correlazione spazio-temporale atmosferico od oceanico tra aree della Terra anche molto distanti tra loro). Forniscono indicazioni sui possibili sviluppi "meteo-climatologici" dei prossimi mesi. In generale gli indici favorevoli a episodi di irruzioni fredde invernali nel comparto mediterraneo sono: NAM<-3, NAO-, AO-, QBO- (con minimo solare), AMO+.
- Stratospheric T Gradient at 10 hPa
- 30 hPa
- 50 hPa
- 70 hPa
- 100 hPa
- Stratospheric Zonal Mean Temperature
Questa mappa rappresenta la variazione di temperatura all'altezza geopotenziale di 10hPa. Non è propriamente un'indice di teleconnessione, ma ricordiamo che le variazioni di temperatura nella Stratosfera possono incidere sul comportamento del Vortice Polare troposferico (vedi ad esempio lo Stratwarming).
Ricordiamo che si parla di Major Warming quando alla 10 hPa si registra un aumento della temperatura media tra il 60-esimo parallelo verso il Polo, in presenza di una circolazione orientale dei venti.
Abbiamo un Minor Warming se in un qualsiasi livello tra 70 e 10 hPa e in una qualsiasi area dell'emisfero si registra un significativo aumento della temperatura (almeno 25°C) in una settimana o meno.
Questa mappa rappresenta la variazione di temperatura all'altezza geopotenziale di 30hPa. Non è propriamente un'indice di teleconnessione, ma ricordiamo che le variazioni di temperatura nella Stratosfera possono incidere sul comportamento del Vortice Polare troposferico (vedi ad esempio lo Stratwarming).
Questa mappa rappresenta la variazione di temperatura all'altezza geopotenziale di 50hPa. Non è propriamente un'indice di teleconnessione, ma ricordiamo che le variazioni di temperatura nella Stratosfera possono incidere sul comportamento del Vortice Polare troposferico (vedi ad esempio lo Stratwarming).
Questa mappa rappresenta la variazione di temperatura all'altezza geopotenziale di 70hPa. Non è propriamente un'indice di teleconnessione, ma ricordiamo che le variazioni di temperatura nella Stratosfera possono incidere sul comportamento del Vortice Polare troposferico (vedi ad esempio lo Stratwarming).
Questa mappa rappresenta la variazione di temperatura all'altezza geopotenziale di 100hPa. Non è propriamente un'indice di teleconnessione, ma ricordiamo che le variazioni di temperatura nella Stratosfera possono incidere sul comportamento del Vortice Polare troposferico (vedi ad esempio lo Stratwarming).
- | 70 mb | 50 mb | 30 mb | 10 mb | 5 mb | 2 mb | 1 mb |
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90N - 65N | 70 mb | 50 mb | 30 mb | 10 mb | 5 mb | 2 mb | 1 mb |
65N - 25N | 70 mb | 50 mb | 30 mb | 10 mb | 5 mb | 2 mb | 1 mb |
25N - 25S | 70 mb | 50 mb | 30 mb | 10 mb | 5 mb | 2 mb | 1 mb |
25S - 65S | 70 mb | 50 mb | 30 mb | 10 mb | 5 mb | 2 mb | 1 mb |
65S - 90S | 70 mb | 50 mb | 30 mb | 10 mb | 5 mb | 2 mb | 1 mb |
N Pole Lowest | 70 mb | 50 mb | 30 mb | 10 mb | 5 mb | 2 mb | 1 mb |
S Pole Lowest | 70 mb | 50 mb | 30 mb | 10 mb | 5 mb | 2 mb | 1 mb |
Sono riportati i grafici CPC di analisi della temperatura globale, derivati ogni giorno per vari livelli stratosferici. Si possono così monitorare le anomalie di temperatura nella stratosfera, in particolare a 70 hPa e 50 hPa (circa 20 km, bassa stratosfera), 30 hPa e 10 hPa (circa 30 km, media stratosfera), 5 hPa e 2 hPa (circa 42 km) e 1 hPa, ovvero la stratosfera superiore.
I valori medi di temperatura giornaliera sono mostrati per varie latitudini (90-60N, 65-25N, 25N-25S, 25-65S, 65-90S) e quelli per l'anno in corso (in grassetto, linea rossa) possono essere confrontati con i valori medi per ogni giorno (in verde) e con i max/min per l'intero record di analisi della temperatura dal 1979 in poi.
NAM
Il NAM (North Annular Mode) rappresenta la "forza" del Vortice Polare (Stratosferico) considerando tutte le quote. A 1000hPa il NAM coincide con l'Arctic Oscillation (AO) nell'emisfero Nord ed all'Antarctic Oscillation (AAO) nell'emisfero Sud. Quando il NAM è negativo allora il vortice polare è disturbato e dislocato, mentre un NAM positivo segnala un vortice polare più consistente e robusto.
Secondo Baldwin e Dunkerton (teoria del condizionamento), se alla superficie isobarica di 10 hpa:
NAM > +1.5 (anomalia negativa) si è in presenza di un raffreddamento della Stratosfera che può causare un AO+.
NAM < -3.0 (anomalia positiva) si ha un riscaldamento stratosferico (stratwarming) che può provocare un AO-.
La propagazione di tali anomalie in Troposfera condiziona l'AO per circa 60 giorni.
QBO
La QBO (Quasi-Biennial Oscillation, nota anche come "Venti di Singapore") è un indice che anziché riguardare la Stratosfera polare, interessa quella equatoriale. Anche il comportamento stratosferico a queste latitudini influenza le "nostre" vicende perché modula le onde extratropicali, propagando verso il basso il regime dei venti zonali (da ovest e est o viceversa, in un periodo che mediamente va da 20 a 36 mesi, mediamente 28, ecco perché si parla di oscillazione "quasi biennale"). Il QBO coinvolge gli scambi di masse d'aria tra un polo e l'altro influenzando, in particolare, l'ozono stratosferico polare e la forza del Vortice Polare Stratosferico. Si parla di QBO- (orientale) quando si hanno venti da est nella stratosfera equatoriale; di QBO+ (occidentale) quando i venti nella stratosfera equatoriale si dispongono da ovest. Importante "incrociare" questo indice con l'attività solare SF- (bassa attività) e SF+ (elevata attività), tanto che in generale si tendono ad avere i seguenti casi:
QBO ed SF dello stesso segno (specie negativo), cioè QBO- e attività solare vicina ai minimi oppure QBO+ e attività solare vicina ai massimi: agevolati gli scambi meridiani alle medie latitudini, disturbando e indebolendo il vortice polare e aumentando la probabilità di Major Warmings stratosferici e quindi di AO-.
QBO e SF con segni opposti: rafforza il vortice polare (lasciando l'aria gelida confinata al suo interno), la circolazione alle medie latitudini si fa più zonale e si ha un AO+.
AMO
L'AMO (Atlantic Multidecal Oscillation) è un'oscillazione delle temperature superficiali del Nord Atlantico. Il periodo di oscillazione è tipicamente di 20-30 anni, alternando temperature superiori o inferiori ai valori medi.
AMO-: la corrente a getto tende ad abbassarsi di latitudine e quindi le perturbazioni atlantiche hanno più possibilità di coinvolgere le aree centrali e meridionali dell'Europa, con estati più fresche e piovose.
AMO+: situazione opposta alla precedente e quindi si tende ad avere una stagione estiva più anticiclonica e una stagione invernale caratterizzata da più frequenti fasi di "blocking" atlantici.
Sun Spot Number
Il Sunspot number prediction è un'indice che stima il numero delle macchie solari e quindi cerca di fornire una previsione sull'attività solare stessa.
NAO
Tra gli indici più noti, il NAO (North Atlantic Oscillation) misura la differenza di pressione tra l'Atlantico settentrionale e quello centro-orientale, tra Islanda e Portogallo, precisamente tra Reykjavik e Lisbona rispettivamente.
NAO+ (> 0.5): si rafforza l'anticiclone delle Azzore e si approfondisce la depressione d'Islanda. E' una situazione in cui si hanno forti correnti occidentali che guidano le perturbazioni atlantiche sostanzialmente verso il nord dell'Europa. Sull'area mediterranea tende invece a prevalere l'anticiclone subtropicale.
NAO- (< 0.5): situazione opposta, con indebolimento sia dell'alta azzorriana che della bassa islandese. Il flusso si fa meno zonale e più meridiano, con possibili blocking atlantici. In questo modo le perturbazioni tendono ad abbassarsi di latitudine provocando condizioni di tempo più freddi e piovosi sull'Europa centro-meridionale.
AO
AO (Arctic Oscillation): differenza di pressione tra il circolo polare artico e le medie latitudini.
AO+: vortice polare compatto e quindi flusso più zonale, con scambi meridiani assenti o molto deboli.
AO-: VP debole. In questa situazione è più probabile che si formino aree di alta pressione al Polo, soprattutto nella zona delle Aleutine e/o della Groenlandia, facilitando l'invasione di correnti fredde o gelide verso le medie latitudini.
Come sempre questi indici vanno valutati insieme agli altri. Ad esempio un AO- insieme a una NAO+ può non avere effetti "freddi" nell'area mediterranea. E' quando l'AO- si associa anche a una NAO- che abbiamo più facilmente quegli scambi meridiani che possono portare a fasi gelide sulle nostre regioni.
ITCZ
L'ITCZ (Intertropical Convergence Zone) è la cosiddetta "zona di convergenza intertropicale", dove convergono gli alisei. E' la tipica area dove le masse d'aria calda salgono verso le quote più elevate e determinano quindi l'area di instabilità equatoriale, con piogge, rovesci e temporali. La sua posizione e le sue eventuali anomalie possono influenzare l'intensità e i movimenti degli anticicloni subtropicali e quindi servire per verificare la spinta anticiclonica africana verso l'Europa.
ENSO (El Nino)
ENSO (El Nino/Southern Oscillation): è salito alla ribalta delle cronache meteo-climatiche ormai da diversi anni. Riguarda l'andamento della temperatura dell'Oceano Pacifico. Più precisamente, il fenomeno del Niño (e la sua controparte, la Niña) è provocato dalla differenza di pressione tra il sud-est Asiatico (dove tipicamente ci sono basse pressioni) ed il Pacifico sud-orientale, sede di alte pressioni. Quando tale differenza supera una certa soglia, l'intensità degli alisei varia e questo, a sua volta, influenza le correnti oceaniche equatoriali. Ciò si ripercuote sulle temperature superficiali nelle due zone, modulando la velocità di risalita delle acque di profondità verso la superficie.
ENSO+: riscaldamento anomalo delle acque superficiali (Niño, la pressione del Pacifico occidentale è alta). Quando è molto intenso si hanno in genere inverni miti e poco piovosi ed estati molto calde.
ENSO-: raffreddamento anomalo delle acque superficiali (Niña, la pressione del Pacifico occidentale è bassa). Quando è molto intenso l'Anticiclone delle Azzorre tende a interessare il Mediterraneo anche in inverno.
Daily Indices
Visione d'insieme di alcuni indici teleconnettivi, negli ultimi giorni.
Correlazioni NOAA
Stratosfera, geopotenziali e temperature
SST
ENSO
Fonti: NOAA, Consorzio LaMMA