PWA index: Reanalisi Dicembre 2024 e Focus Gennaio 2025
PWA index: Reanalisi Dicembre 2024 e Focus Gennaio 2025
Buongiorno e ben ritrovati cari lettori.Siamo sempre lieti ed entusiasti di condividere insieme a voi ogni passo della nostra ricerca.Ad oggi, come sapete, siamo concentratissimi sullo sviluppo del parametro previsionale delle velocità medie zonali in seno al Vortice Polare Invernale - Polar Zonal Wind Index (PZWI) – con lo scopo di averlo a disposizione già a partire della prossima stagione autunnale.
Tale parametro sarà di supporto al più prestigioso PWAI – Polar Wind Activity Index – per avere una lettura del contesto zonale in cui si esplica la forzante Troposferica in chiave predittiva invernale.
Venendo all’analisi dell’Inverno in corso, al riguardo occorre rilevare come il contesto zonale medio si stia rivelando particolarmente intenso, con il valore dell’indice NAM sempre molto vicino o addirittura sopra alla soglia critica del valore di +1,5.
Nonostante questo, la forzante Troposferica tracciata dal PWAI è riuscita fino ad ora ad esplicarsi, sia in termini temporali che qualitativi, come previsto dal nostro modello di calcolo informatico.
In particolare, il mese di Dicembre ha visto un pattern contraddistinto dalla forte presenza dell’onda Atlantica (Wave 2) in posizione centrale rispetto all’Oceano Atlantico, con effetto “dipolo” sul bacino del Mediterraneo e successive oscillazioni Artico marittime con direttrice N-S:
La più importante di queste oscillazioni si è avuta in concomitanza del periodo di massima attività prevista dal PWAI (circa 19-25 Dicembre):
Tale contesto circolatorio, caratterizzato da correnti Artiche di matrice marittima, ha consentito di avere un mese di Dicembre insolitamente dinamico e nevoso e questo soprattutto nel periodo statisticamente meno favorevole ad eventi Artici invernali quale notoriamente è quello Natalizio.
Al riguardo, perdonate la breve digressione, siamo felici di poter assistere ad un turismo invernale florido e attivo su tutto lo “Stivale” dopo tantissimi anni di sofferenza soprattutto per ciò che riguarda le regioni Centro-Meridionali.
Archiviata la fase Artico marittimo Dicembrina, volgendo lo sguardo alle prossime mosse invernali, giova anzitutto rilevare la posizione in cui ci troviamo grossomodo rispetto al grafico della forzante troposferica dettata dal PWAI:
Ci troviamo dunque nel periodo a cavallo tra le due principali fasi di attività d’onda della stagione invernale, in cui il modello ci aveva indicato un assetto del VP con schema tipo “Displacement”.I “Global Model” (per brevità “GM) hanno inquadrato da qualche giorno questo genere di dinamica, come rappresentato nella seguente mappa estratta dal noto GM Gfs.
Durante questa fase, tuttavia, la forzante Troposferica rimarrà comunque attiva, fattore che eviterà la completa rotazione del VP, scongiurando, per l’effetto, il rischio di una lunga pausa dei movimenti Planetari invernali.Detta forzante si manifesterà principalmente in sede W1 e W3 ed avrà anche un suo picco secondario verso il periodo dell’Epifania, con flebile e momentaneo contributo della W2 e conseguente rapida incursione Artica sull’Europa.Questa forzante, come detto, avrà il merito di mantenere il VP in posizione inclinata, con successivo innesco della W2 in un momento abbastanza ravvicinato ed inquadrato grossomodo nell’arco della seconda metà di Gennaio, il tutto in aderenza alle caratteristiche temporali e qualitative indicate due mesi or sono dal modello PWAI:
Incrociando il grafico temporale con la mappa emisferica del PWAI, emerge chiaramente come la nuova forzante W2, a differenza della precedente Dicembrina, si manifesti in un contesto di asse più inclinato del VP, con un’ampiezza decisamente maggiore e collocata sul comparto Scandinavo (Pattern SCAND +).Per l’effetto, tale forzante d’onda, successivamente all'innesco della discesa Artica, ovvero nella sua fase saliente, sarà in grado di muovere verso l’Europa masse di aria di matrice più “Continentale” e dunque decisamente più fredde rispetto a quelle di stampo “marittimo” viste nel mese di Dicembre.Come di sovente, in pendenza del parametro zonale in fase di sviluppo, il dubbio principale afferisce al contesto delle velocità zonali medie in cui si svolgerà la manovra indotta dalla predetta forzante W2.In particolare:
- Nel caso in cui il contesto generale fosse contraddistinto da velocità zonali elevate, la manovra avrebbe una durata più limitata nel tempo e vedrebbe le masse Artico/Continentali colpire principalmente l’Est Europa/ Balcani/Sud Italia
- Qualora invece le velocità zonali dovessero attestarsi su un target medio/basso, la manovra avrebbe una durata maggiore con potenziale evoluzione stile “Ponte di Weikoff” e movimento del nucleo delle masse Artico/Continentali sino sull’Europa occidentale.
Tale dubbio, legato al sottile equilibrio termodinamico dell’atmosfera, sarà probabilmente sciolto dai GM solo a pochissimi giorni dalla dinamica stessa.Successivamente si registrerà un calo progressivo della forzante Troposferica che si manifesterà principalmente nel mese di Febbraio.
Al riguardo si denota quale ultima forzante W2, di natura abbastanza moderata, quella che si intravede nelle mappe ricomprese nell’arco della prima decade di Febbraio (ma di questo, eventualmente, ne riparleremo in un successivo appuntamento).Vogliamo infine cogliere l’occasione per augurare a Voi tutti, cari lettori, un 2025 ricco di gioie e soddisfazioni.
Riccardo Valente, Alessandro Pizzuti, Fabio Gervasi, Filippo Casciani, Lorenzo Allegri
Per gentile concessione: www.csctmeteo.it