Gli editoriali Meteo di Andrea Corigliano
Assieme ai Grandi della Meteorologia, il nostro amico e indimenticabile Generale Andrea Baroni e il nostro Maggiore (ma per tutti sempre Capitano!) Paolo Sottocorona, abbiamo il piacere e l'onore di ospitare anche il Meteorologo Andrea Corigliano, sempre all'insegna della competenza e della sobrietà che ci contraddistinguono.
Corigliano nasce a La Spezia il 7 gennaio del 1978, mostrando fin da piccolo una notevole inclinazione per le materie scientifiche e un grande interesse per le scienze dell’atmosfera. "La scintilla che ha fatto nascere in me la passione per la Meteorologia - racconta - è scoccata intorno ai sei o sette anni. Vedevo sempre in televisione il Generale Andrea Baroni e poi Guido Caroselli, in qualche modo l’erede del celebre Generale Bernacca. Nel sentire questi meteorologi spiegare le previsioni sono rimasto affascinato ed è nato il desiderio di svolgere questa professione. Così ho iniziato a procurarmi libri che parlavano di questa materia in modo adatto alla mia età. Poi, grazie ad internet, il panorama si è allargato ulteriormente ed ho potuto anche cominciare a scambiare opinioni con altri appassionati".
Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico Pacinotti della Spezia, Andrea continua gli studi all’Università di Genova, conseguendo la Laurea in Fisica. All’Università di Bologna invece si specializza in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia con una tesi sullo "Sviluppo di tecniche di combinazione di sistemi di ensemble multi-modello per la previsione della circolazione atmosferica", elaborata presso l’ARPA dell’Emilia Romagna.
La figura del meteorologo purtroppo non ha molti sbocchi professionali nel nostro Paese. Come racconta lui stesso "in Italia ci sono le ARPA regionali legate alla Protezione Civile, c’è l’Aeronautica Militare e pochi centri privati. Poi ci sono tanti siti che si occupano di meteorologia, ma tra questi sono veramente pochi quelli gestiti da professionisti del settore: questo perché in Italia la professione del meteorologo non è tutelata e di conseguenza ci si può anche improvvisare esperti del settore senza che la gente comune se ne accorga. Tra l’altro, concorre alla diffusione di previsioni presentate con toni eclatanti e sensazionalistici la mancanza di una cultura di base in questo campo perché la stragrande maggioranza degli italiani non conosce, per esempio, quali sono i limiti di una previsione meteorologica, né i modi e i termini con cui si comunica la scienza.
Andrea aggiunge ancora che “…la deriva che ha avuto la meteorologia, grazie a questa lacuna culturale di cui è impregnata la nostra società, poggia le proprie fondamenta su necessità spiccatamente commerciali perché più accessi comportano più introiti derivanti dalla pubblicità. In questo modo, si trascura la valenza scientifica delle previsioni o dell’informazione meteorologica in generale. Ecco perché spesso si leggono previsioni catastrofiche, a dieci giorni, se non addirittura a mesi come se fossero certezze: solo per una questione di marketing. Di conseguenza il vero meteorologo, che è vincolato a una deontologia e non può lasciarsi andare a previsioni che sanno di oroscopo, si vede spesso le gambe tagliate da chi meteorologo non è ma che, agli occhi del grande pubblico, passa lo stesso per tale".
Professionalmente, Andrea negli ultimi nove anni è stato docente di Meteorologia presso l’Istituto Tecnico Aeronautico di Genova e di Fisica e Matematica presso diverse scuole superiori della Spezia. Finiti gli studi, approda anche sul web con il suo sito personale (ora non più attivo) che offriva un’ampia gamma di informazioni scientifiche inerenti l’ambito meteo-climatico, tutte espresse con un linguaggio semplice e comprensivo. Dal 2012 al 2014 ha poi lavorato al fianco del Colonnello Mario Giuliacci, occupandosi oltre che della stesura di articoli di meteorologia e di climatologia, anche di previsioni in video, testuali, per radio e per televisioni locali. Nel 2015 ha intrapreso anche la via della divulgazione editoriale con la Casa Editrice Ronca, scrivendo la prima collana in otto volumi sulla Meteorologia curata interamente da un unico autore. Naturalmente possiede anche un profilo Facebook pubblico sul quale, oltre a trovare ulteriori interessanti spunti meteorologici e previsionali sempre aggiornati, è possibile interagire e scambiare opinioni in materia meteorologica.
Corigliano nasce a La Spezia il 7 gennaio del 1978, mostrando fin da piccolo una notevole inclinazione per le materie scientifiche e un grande interesse per le scienze dell’atmosfera. "La scintilla che ha fatto nascere in me la passione per la Meteorologia - racconta - è scoccata intorno ai sei o sette anni. Vedevo sempre in televisione il Generale Andrea Baroni e poi Guido Caroselli, in qualche modo l’erede del celebre Generale Bernacca. Nel sentire questi meteorologi spiegare le previsioni sono rimasto affascinato ed è nato il desiderio di svolgere questa professione. Così ho iniziato a procurarmi libri che parlavano di questa materia in modo adatto alla mia età. Poi, grazie ad internet, il panorama si è allargato ulteriormente ed ho potuto anche cominciare a scambiare opinioni con altri appassionati".
Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico Pacinotti della Spezia, Andrea continua gli studi all’Università di Genova, conseguendo la Laurea in Fisica. All’Università di Bologna invece si specializza in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia con una tesi sullo "Sviluppo di tecniche di combinazione di sistemi di ensemble multi-modello per la previsione della circolazione atmosferica", elaborata presso l’ARPA dell’Emilia Romagna.
La figura del meteorologo purtroppo non ha molti sbocchi professionali nel nostro Paese. Come racconta lui stesso "in Italia ci sono le ARPA regionali legate alla Protezione Civile, c’è l’Aeronautica Militare e pochi centri privati. Poi ci sono tanti siti che si occupano di meteorologia, ma tra questi sono veramente pochi quelli gestiti da professionisti del settore: questo perché in Italia la professione del meteorologo non è tutelata e di conseguenza ci si può anche improvvisare esperti del settore senza che la gente comune se ne accorga. Tra l’altro, concorre alla diffusione di previsioni presentate con toni eclatanti e sensazionalistici la mancanza di una cultura di base in questo campo perché la stragrande maggioranza degli italiani non conosce, per esempio, quali sono i limiti di una previsione meteorologica, né i modi e i termini con cui si comunica la scienza.
Andrea aggiunge ancora che “…la deriva che ha avuto la meteorologia, grazie a questa lacuna culturale di cui è impregnata la nostra società, poggia le proprie fondamenta su necessità spiccatamente commerciali perché più accessi comportano più introiti derivanti dalla pubblicità. In questo modo, si trascura la valenza scientifica delle previsioni o dell’informazione meteorologica in generale. Ecco perché spesso si leggono previsioni catastrofiche, a dieci giorni, se non addirittura a mesi come se fossero certezze: solo per una questione di marketing. Di conseguenza il vero meteorologo, che è vincolato a una deontologia e non può lasciarsi andare a previsioni che sanno di oroscopo, si vede spesso le gambe tagliate da chi meteorologo non è ma che, agli occhi del grande pubblico, passa lo stesso per tale".
Professionalmente, Andrea negli ultimi nove anni è stato docente di Meteorologia presso l’Istituto Tecnico Aeronautico di Genova e di Fisica e Matematica presso diverse scuole superiori della Spezia. Finiti gli studi, approda anche sul web con il suo sito personale (ora non più attivo) che offriva un’ampia gamma di informazioni scientifiche inerenti l’ambito meteo-climatico, tutte espresse con un linguaggio semplice e comprensivo. Dal 2012 al 2014 ha poi lavorato al fianco del Colonnello Mario Giuliacci, occupandosi oltre che della stesura di articoli di meteorologia e di climatologia, anche di previsioni in video, testuali, per radio e per televisioni locali. Nel 2015 ha intrapreso anche la via della divulgazione editoriale con la Casa Editrice Ronca, scrivendo la prima collana in otto volumi sulla Meteorologia curata interamente da un unico autore. Naturalmente possiede anche un profilo Facebook pubblico sul quale, oltre a trovare ulteriori interessanti spunti meteorologici e previsionali sempre aggiornati, è possibile interagire e scambiare opinioni in materia meteorologica.
- UN ESEMPIO DI UNA DIVERSA LETTURA DI UN’ANOMALIA TERMICA: LA VACANZA DI 39 GIORNI TRASCORSA DA FIRENZE IN… TUNISIA
- IN ATTESA, PRIMA O POI, DI UNA BURRASCA DI FINE ESTATE: ANCORA NEL LIMBO ANTICICLONICO IL TEMPO DEI PROSSIMI GIORNI
- LINEA DI TENDENZA FINO AI PRIMI GIORNI DI SETTEMBRE
- ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA PREVISIONE DEI TEMPORALI
- ANCORA 36-48 ORE DI TEMPO INSTABILE SPECIE AL CENTRO-SUD, POI L’ESTATE SI RIALZERÀ CON CALDO IN AUMENTO NEL FINE SETTIMANA
- TRA DOMANI E LUNEDÌ IL CALDO INTENSO SARÀ SPAZZATO VIA DA FORTI TEMPORALI: PROBABILI CRITICITÀ PER NUBIFRAGI, GRANDINATE E FORTI RAFFICHE DI VENTO
- TRA DOMENICA E LUNEDÌ UN INCISIVO BREAK TEMPORALESCO METTERÀ FINE ALLA LUNGA E INTENSA ONDATA DI CALDO, MA L’ESTATE NON FINISCE QUI
- ONDATA DI CALORE MARINA: UNA SITUAZIONE DA MONITORARE IN VISTA DEI MESI AUTUNNALI
- LUGLIO 1967 E LUGLIO 2024 A CONFRONTO: QUANDO SI VUOLE A TUTTI I COSTI NEGARE L'EVIDENZA
- ANCORA CALDO ANCHE INTENSO, MA DA FERRAGOSTO IL PROMONTORIO NORD AFRICANO INIZIERÀ A MOSTRARE SEGNI DI DEBOLEZZA
- Temptation Island BATTE Alberto Angela. O IGNORANZA batte CONOSCENZA, che è lo stesso
- ESTATE MEDITERRANEA SEMPRE PIÙ CONDIZIONATA DAL PROMONTORIO NORD AFRICANO: ECCO PERCHÉ
- «È ESTATE E DEVE FARE CALDO»: SÌ, MA QUANTO CALDO?
- DIETRO LE QUINTE DI UNA PREVISIONE DEL TEMPO: LA PREDICIBILITÀ DELL’ATMOSFERA
- ONDATA DI CALDO VERSO L’APICE, MA DAL FINE SETTIMANA LO SCENARIO INIZIERÀ A CAMBIARE A PARTIRE DAL NORD