L’EVOLUZIONE DELL’IRRUZIONE FREDDA FINO A VENERDÌ E I PRIMI FENOMENI IN ARRIVO NELLA SERATA DI MERCOLEDÌ
L’EVOLUZIONE DELL’IRRUZIONE FREDDA FINO A VENERDÌ E I PRIMI FENOMENI IN ARRIVO NELLA SERATA DI MERCOLEDÌ
L’immagine satellitare delle ore 17:30 di oggi, martedì 10 settembre, ci permette di osservare il tempo che era in atto e di dare un primo sguardo alla futura evoluzione delle condizioni meteorologiche (fig. 1). Mentre infatti le regioni meridionali stavano uscendo dalla residua instabilità legata al transito della burrasca di fine estate e il resto della penisola era interessato da ampie schiarite, sulle Isole Britanniche si faceva strada la perturbazione responsabile del drastico cambiamento atteso da giovedì anche sul bacino centrale del Mediterraneo.
Il sistema frontale, seguito da una massa di aria fredda ben riconoscibile dalla forma a ciottolato delle nubi, si sta muovendo velocemente verso sud-est sotto la spinta di una intensa depressione che si trova in prossimità dell’arcipelago scozzese e che nelle prossime 24-36 ore si muoverà lentamente verso nord. Il fronte freddo giungerà sull’arco alpino nella serata di domani, mercoledì 11, quando inizierà a mettere in atto le dinamiche che gli permetteranno di valicare il nostro baluardo montuoso. Entro le prime ore di giovedì 12 si formerà infatti una depressione sottovento sul Golfo Ligure che inizierà da un lato a richiamare una ventilazione meridionale sul Tirreno e sull’Adriatico settentrionale e dall’altro ad aprire il varco occidentale della Valle del Rodano come prima strada che sarà messa a disposizione dell’aria fredda per permetterle di iniziare ad affluire alle nostre latitudini (fig. 2, a sinistra).
Poi, nel corso di giovedì, la perturbazione si muoverà a passo spedito verso le regioni centro-meridionali sotto la guida di due probabili depressioni satellite, una in movimento sul Mar Tirreno e l’altra sul Mare Adriatico (fig. 2, a destra): sarà quest’ultima figura di bassa pressione a far affluire la nuova massa d’aria anche dalla porta della bora e a completare così la circolazione settentrionale che esporrà tutta la nostra penisola al sensibile calo termico.
Domani, mercoledì 11 settembre, sarà quindi una giornata di attesa per le regioni settentrionali, mentre al Centro-Sud si avranno ancora condizioni improntate ad una generale variabilità. Nel corso del pomeriggio, man mano che il fronte freddo si addosserà all’arco alpino, assisteremo invece a un rapido aumento dell’instabilità su questi settori con la formazione di rovesci e temporali che poi, in serata, inizieranno ad avanzare verso sud-est.
Il forte contrasto termico tra l’aria calda e umida richiamata da sud-est in Pianura Padana e quella fredda che inizierà ad affluire in quota creerà molto probabilmente i presupposti per la formazione di fenomeni temporaleschi anche di forte intensità e quindi associati a nubifragi, a grandinate e a colpi di vento (fig. 3) in particolar modo tra Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, in evoluzione verso sud-est nella successiva notte. Nevicate sulle Alpi centro-orientali e sui versanti esteri di quelle valdostane e del nord del Piemonte ancora a quote ancora elevate ma in calo dalla notte.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera