LINEA DI TENDENZA: SI SPALANCA LA PORTA ATLANTICA E L’AUTUNNO SALE IN CATTEDRA
LINEA DI TENDENZA: SI SPALANCA LA PORTA ATLANTICA E L’AUTUNNO SALE IN CATTEDRA
Con la prima perturbazione di novembre giunta oggi, sabato 2, si aprirà per alcune regioni italiane un periodo decisamente piovoso, tipico di questa stagione.
L’analisi dei principali modelli numerici di previsione avrebbero infatti pochi dubbi su quale sarà molto probabilmente il segnale dominante che caratterizzerà i movimenti dell'atmosfera almeno per i prossimi 7-10 giorni: un canale depressionario esteso dal Nord America al Mediterraneo, all’interno del quale verranno molto probabilmente a scorrere in successione diversi impulsi perturbati che con cadenza quasi regolare riusciranno a raggiungere anche l’Italia.
L’impronta di questa sorta di autostrada atlantica che si snoderà fino al settore centro-occidentale del nostro bacino è infatti indicata dalla presenza di un complesso marchingegno a ingranaggi ciclonici, ben segnalati dai singoli centri di bassa pressione rappresentati in figura con la lettera “B”, con l’ultimo della serie a indicare un minimo centrato in corrispondenza del Nord Italia per lasciare intendere la ripetuta interazione del flusso perturbato con il nostro baluardo alpino e quindi la predisposizione a probabili ripetute azioni di ciclogenesi sottovento in prossimità del Golfo Ligure.
Anche l’andamento degli scenari di ensemble relativi alla temperatura e alle precipitazioni, rappresentativi in questo caso del versante tirrenico perché nei prossimi giorni questo settore si troverà particolarmente esposto a questo tipo di circolazione, denotano un andamento consono alla descrizione sinottica che abbiamo appena elaborato.
Le oscillazioni contenute della temperatura a circa 1500 metri di quota raffigurate sopra, con la freccia gialla a indicare modesti aumenti e quella blu altrettanti modesti cali, denotano la rapidità di successione dei sistemi frontali dal momento che questi ultimi sono preceduti da aria mite e seguiti da aria fresca.
Questo segnale è confermato anche dai picchi a foggia di guglia che si osservano in basso e che quindi indicano l’altrettanta rapidità con cui tenderanno a susseguirsi le perturbazioni stesse, di intensità ovviamente diversa.
Tenendo conto che a oggi la predicibilità atmosferica arriva al 7-8 novembre, possiamo allora per esempio affermare che dopo la perturbazione di domani (domenica 3), entro giovedì 7 novembre potrebbero transitare altri due sistemi e, forse, altri ancora ne seguiranno.
Non possiamo però al momento dettagliare meglio oltre questa data per via della scarsa attendibilità che viene ad avere la previsione, specie se questa vede diminuire la propria scala spaziale. Non commettiamo però errori di valutazione nell'evidenziare, tuttavia, che il segnale dominante va almeno in questa direzione.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano