Il 5G metterà in pericolo le osservazioni satellitari e le previsioni meteorologiche?
Il 5G metterà in pericolo le osservazioni satellitari e le previsioni meteorologiche?
Continua l'impasse tra la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e la Federal Communications Commission (FCC) su come proteggere le osservazioni dei satelliti meteorologici dalle interferenze delle apparecchiature di telecomunicazione 5G. Ricordiamo che nell'ambito della telefonia mobile cellulare, con il termine 5G (cioè quinta generazione) si indicano le tecnologie e gli standard successivi a quelli di quarta generazione, che permettono quindi prestazioni e velocità superiori.
In un'audizione della sottocommissione per l'ambiente del comitato scientifico della Camera del 16 maggio 2019, l'amministratore sostituto del NOAA Neil Jacobs ha avvertito che le capacità di previsione meteorologica degli Stati Uniti [e non solo, ndr] potrebbero essere gravemente degradate se la FCC procederà con il piano d'utilizzo della banda di frequenze intorno ai 24 GHz che recentemente ha messo all'asta per le società di telecomunicazioni. Sia il NOAA che la NASA hanno concluso che i limiti di emissione fuori banda stabiliti dalla FCC sono insufficienti per evitare interferenze con la capacità dei satelliti meteorologici di rilevare il vapore acqueo. Ma l'FCC non è d'accordo e sta affrontando pressioni dal Congresso per affrontare le preoccupazioni sollevate dalla comunità scientifica. I leader di diverse commissioni hanno esortato la FCC a riconsiderare il suo approccio all'apertura della banda a 24 GHz, che include frequenze fino a 24,25 GHz. I satelliti meteorologici rilevano emissioni di 23,8 GHz dal vapore acqueo nell'atmosfera. Jacobs ha spiegato che gli esperti in materia di NOAA, NASA e FCC stanno studiando il problema dal 2017, ma devono ancora raggiungere un accordo sui limiti appropriati delle emissioni fuori banda, segnali che derivano da una particolare larghezza di banda di frequenza che però contribuiscono alla qualità delle trasmissioni telefoniche. In particolare secondo NOAA e NASA il limite avanzato dalla FCC, -20 decibel watts per 200 MHz, comporterebbe una perdita di dati satellitari sul vapore acqueo di circa il 77%. Questi dati sono input essenziali per i modelli meteorologici. "Questo ridurrebbe le capacità previsionali fino al 30%", ha detto Jacobs. "Sarebbe come tornare alle abilità previsionali che avevamo nel 1980. E porterebbe a una prevedibilità degli uragani ridotta di 2 o 3 giorni rispetto ad ora."
Jacobs ha fatto riferimento ad una ricerca del 2014 in cui i ricercatori del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) hanno studiato gli effetti della sospensione dei dati del ricevitore a microonde satellitare dalla modellazione prevista della super tempesta Sandy. Nel 2012, dopo un'insolita svolta verso ovest nel Nord Atlantico, la tempesta ha devastato la costa orientale degli Stati Uniti. Senza le misure a microonde, il modello ECMWF, che è considerato il più accurato al mondo e ha previsto correttamente il comportamento di Sandy, ha virato e mantenuto la tempesta in mare aperto.
Oltretutto a queste condizioni sarebbe "altamente probabile" che il NOAA fermerebbe il suo attuale programma di acquisizione multimiliardario per i satelliti in orbita polare della prossima generazione, perché non potrebbero più soddisfare i requisiti di missione. Secondo NOAA e NASA un limite vicino a -50 dbW "comporterebbe una perdita di dati approssimativamente pari a zero". Poiché la scala dei decibel è logaritmica e più "rigida" con numeri sempre più negativi, tale limite consentirebbe circa un millesimo di rumore del livello FCC. Comunque i leader del Congresso stanno continuando ad esercitare pressioni alla FCC sull'argomento.
Una lettera inviata all'inizio di questo mese da Sens. Ron Wyden (D-OR) e Maria Cantwell (D-WA), membri dei comitati di finanza e commercio del Senato, esorta la commissione a non assegnare le licenze finali ai vincitori dell'asta a meno che non si adotti il limite di emissione su cui NOAA e NASA sono d'accordo. Citano anche un rapporto interno della Marina che solleva preoccupazioni circa gli effetti dell'interferenza dello spettro sulle operazioni navali e propone un limite di emissioni di -57 dbW. Nella lettera, Wyden e Cantwell chiedono alla FCC di descrivere le sue analisi costi-benefici degli effetti di interferenza sulle attività che si basano sui dati meteorologici. Chiedono inoltre che la Commissione delinei le misure che prenderà se il suo limite di emissioni non sarà accettato dall'Unione internazionale delle telecomunicazioni, che si riunirà il prossimo autunno per prendere in considerazione le modifiche agli standard internazionali sull'uso dello spettro di frequenze elettromagnetiche.Fonte: physicstoday.scitation.org