SCENARI METEO TRA FINE 2023 E INIZIO 2024
SCENARI METEO TRA FINE 2023 E INIZIO 2024
Siamo quasi arrivati alla fine del primo mese dell’inverno meteorologico e la stagione, per ora, è praticamente rimasta in letargo se si eccettua la prima decade di dicembre in cui ha timidamente messo la testa fuori dalla tana. Ancora una volta, quasi come se fosse ormai diventata una tradizione, le fasi caratterizzate da temperature superiori alla media climatologica hanno caratterizzato la maggior parte delle giornate e hanno anche consegnato agli annali climatologici nuovi record di caldo non solo in quota, ma anche nei bassi strati. È lecito quindi chiedersi se, con l’avvio del nuovo anno, l’inverno abbia intenzione di farsi vedere alle nostre latitudini e far sì che le condizioni meteorologiche assumano caratteristiche più consone al periodo.
È ovvio che, per la solita questione legata alla predicibilità dell’atmosfera a lungo termine, non è possibile fornire previsioni per i prossimi quindici giorni su quanto inizierà eventualmente una fase fredda, né tantomeno su quanto sarà intensa. Usando tuttavia l’approccio probabilistico – e quindi valutando in generale come si sta comportando la modellistica numerica nella sua costante opera di indagine conoscitiva per sondare i possibili futuri stati del tempo – possiamo almeno vedere se si sta timidamente muovendo qualcosa in tal senso.
Al momento, le previsioni di ensemble della temperatura a 850 hPa, cioè a circa 1500 metri, propongono con l’avvio del nuovo anno una prima tendenza ad avere una popolazione crescente di scenari riconducibili a dinamiche di tipo invernale e quindi a stati dell’atmosfera caratterizzati da temperature inferiori alla media climatologica del periodo, contenute all’interno di un ventaglio di ipotesi che denotano la naturale incertezza che caratterizza inevitabilmente le previsioni a lungo termine.
Possiamo partire da qui per vedere, passo dopo passo, come i nuovi ricalcoli aggiorneranno questi stati nei prossimi giorni e se questa tendenza sarà innanzitutto confermata, senza avere alcuna fretta di dare informazioni su eventuali ondate di freddo in arrivo almeno fino a quando non ci saranno le condizioni per farlo e quindi fino a quando il segnale dominante, espresso dalla media di tutti gli scenari calcolati, sintetizzerà al meglio quella che potrebbe diventare l’evoluzione più probabile.
NB – Non è specificato a quale città si riferiscono gli scenari perché il discorso qui pubblicato vale solo in generale.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera