ONDATA DI FREDDO E ONDATA DI GELO: IL RISCONTRO NELLE TEMPERATURE DI OGGI
ONDATA DI FREDDO E ONDATA DI GELO: IL RISCONTRO NELLE TEMPERATURE DI OGGI
In uno degli ultimi articoli pubblicati abbiamo parlato delle differenze tra «aria fredda», «aria molto fredda» e «aria gelida», da tenere in considerazione quando bisogna delineare per sommi capi l’entità di un’ondata di freddo. In particolare, abbiamo individuato nell’isoterma di -10 °C a 850 hPa il limite termico superiore per poter parlare di un’irruzione di aria gelida perché in questa situazione risulta altamente probabile che anche la bassa troposfera, fino alla pianura o al livello del mare, sperimenti temperature oscillanti intorno allo zero a dimostrazione del fatto che la massa d’aria si trova a temperature negative lungo tutto il suo profilo termico verticale.
In figura, vi propongo un riscontro di questa condizione nel confronto tra le temperature registrate intorno alle ore 14 di oggi in Europa e quelle in atto in quota, a circa 1500 metri. Si può osservare come, in linea di massima, le aree del nostro continente in cui i valori si sono mantenuti intorno o inferiori a 0 °C nel momento più caldo del giorno erano sormontate da una massa d’aria che presentava in quota temperature inferiori a -8 °C.
Tutto questo mentre in Italia, dopo una mattinata che ha avuto caratteristiche invernali con temperature minime sottozero specie nelle aree interne del Centro-Nord, i valori diurni si sono portati per lo più sui 10-13 °C su tutte le regioni, ad eccezione delle Isole che hanno registrato valori più elevati.
Spero che questo riscontro possa essere utile per comprendere l’importanza del peso dei termini e degli aggettivi quando si vuole spiegare la dinamica atmosferica. Questo primo sussulto invernale non ha avuto nulla da spartire con un’ondata di gelo e con aria gelida, ma si è trattato di una «normale» irruzione di stampo invernale dove per «normale» intendiamo semplicemente che una dinamica del genere rientra tra gli eventi comuni che può presentare l’inverno alle nostre latitudini: una nevicata a quote collinari in Appennino e minime negative seguite da massime abbondantemente positive non meritano davvero tutto questo clamore mediatico: il problema, sensazionalismo a parte, è che non siamo più abituati a questo tipo di condizioni atmosferiche.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera