LE QUARANTOTTO ORE PIÙ DIFFICILI
LE QUARANTOTTO ORE PIÙ DIFFICILI
Passo dopo passo si va strutturando l’intensa ondata di maltempo che dopo aver interessato le nostre regioni meridionali è ora destinata a risalire verso nord con il graduale spostamento sul Tirreno meridionale del ciclone mediterraneo formatosi a sud della Sicilia. La nuvolosità ha raggiunto le regioni centrali e continua il suo moto verso nord, accompagnata da precipitazioni che nelle prossime ore risaliranno soprattutto il versante adriatico per raggiungere il Nord-Est nella giornata di domani. Sarà proprio quella di domani la giornata peggiore, con il minimo di pressione di circa 994 hPa che nel primo pomeriggio si posizionerà a ridosso delle coste abruzzesi e da questa posizione impegnerà con il proprio fronte occluso la maggior parte delle nostre regioni centro-meridionali e con venti da forti a burrascosi tutti i nostri bacini che risulteranno così da molto mossi a localmente molto agitati (fig. 1, a sinistra).
L’intensa circolazione ciclonica, in rotazione attorno al vortice, esporrà il settore adriatico centro settentrionale all’azione di un’attiva area di convergenza tra l’umido flusso sciroccale e le correnti di bora in uscita dalla Slovenia e dalla Croazia (fig. 1, a destra). Tra la Romagna e il nord delle Marche le condizioni atmosferiche saranno quindi particolarmente favorevoli alla formazione di precipitazioni diffuse, da moderate a forti, che potrebbero risultare insistenti e quindi portare a cumulate anche molto abbondanti a partire dalle aree collinari perché qui sarà più incisivo lo sbarramento imposto dall’orografia su cui la ventilazione andrà a impattare. Per lo stesso motivo, un’altra area in cui il maltempo risulterà molto probabilmente intenso sarà quella del basso versante tirrenico, tra la Campania e la Calabria. Altrove, piogge per lo più da deboli a moderate entro la linea bianca tratteggiata e per lo più scarse ed occasionali al di fuori di essa.
Dopodomani, mercoledì 17, le condizioni di maltempo inizieranno lentamente ad allentare la morsa. La depressione inizierà infatti ad attenuarsi, pur rimanendo in una posizione quasi stazionaria e quindi continuando a distribuire le precipitazioni più intense, ma meno abbondanti rispetto al giorno prima, sulle stesse aree (fig. 2, a sinistra). Saranno quindi ancora la Romagna, il nord delle Marche, la Campania e la Calabria tirrenica a ricevere nuove precipitazioni comunque significative e quindi a far sì che l’evento possa nuovamente assumere caratteristiche di eccezionalità in particolare per la Romagna (fig. 2, a destra): questa regione, infatti, si troverà a distanza di circa due settimane a subire un secondo evento pluviometrico estremo.
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera