CALI TERMICI CON IL CONTA-GRADO
CALI TERMICI CON IL CONTA-GRADO
Farà ancora molto caldo nei prossimi giorni sulla maggior parte delle nostre regioni perché almeno fino a domenica 7 agosto la situazione meteorologica sarà condizionata da una modesta espansione del promontorio nord africano verso l’Italia e dall’afflusso di aria subtropicale. Come abbiamo evidenziato nell’ultima analisi, la posizione della cresta anticiclonica passante con i massimi in quota al Centro-Nord – chiusi dall’isoipsa di 5880 metri (fig. 1, a sinistra) – contribuirà al raggiungimento delle temperature più elevate sulla Pianura Padana e poi su Toscana, Umbria e Lazio, dove nei prossimi quattro giorni sarà altamente probabile raggiungere valori massimi che cadranno per lo più nell’intervallo compreso tra i 35 e i 38 °C, con qualche punta di 39-40 °C non esclusa.
Un’altra area molto calda si collocherà tra Campania, Puglia settentrionale e Basilicata, dove nelle aree interne si potranno raggiungere mediamente 1-2 °C in meno rispetto a queste soglie di temperatura appena indicate. Se poi si escludono le zone interne della Sardegna e il catanese, dove in questo tipo di condizioni atmosferiche è facile veder superare i 35 °C, sul resto dell’Italia temperature massime per lo più comprese tra 29 e 34 °C andranno a definire la cornice di un’ondata di calore che consegnerà alla climatologia il prolungamento di una fase di caldo anomalo diventata ormai di lunga data per via di azioni poco incisive del flusso atlantico alle nostre latitudini.
Anche il nuovo impulso che si delineerà infatti venerdì 5 tra le Isole Britanniche e il Mare del Nord sembra destinato ad essere poco propenso a portare un cambiamento di circolazione sul Mediterraneo centrale. La saccatura nord-atlantica, in approccio all’Europa nord occidentale proprio nella giornata di venerdì, sarà infatti rincorsa da un aumento della pressione atmosferica dovuto all’espansione del promontorio delle Azzorre che, subendo l’accelerazione del flusso zonale lungo il proprio fianco settentrionale, farà rapidamente evolvere verso nord-est anche il cavo d’onda che potenzialmente avrebbe potuto apportare un buon rimescolamento dell'aria alle nostre latitudini: fino a qualche giorno fa, infatti, alcuni scenari consideravano anche questa ipotesi pur avvolgendola ancora nelle fitte nebbie della bassa attendibilità e quindi dandole ancora poco valore previsionale.
La rapida dinamica evolutiva indebolirà il cavo d’onda anche se, in modo marginale, l’azione periferica dell’ormai blanda circolazione ciclonica in quota riuscirà a determinare sulla nostra verticale quel calo di geopotenziale necessario ad attivare condizioni di instabilità a partire dalle regioni alpine e prealpine e in successiva espansione anche alla Val Padana nelle giornate di sabato e domenica, quando qualche fenomeno convettivo potrebbe affacciarsi in modo un po’ più convinto anche lungo l’Appennino. Non sono però queste le dinamiche atmosferiche capaci di determinare l'arrivo di masse d’aria più fresche che, in una situazione come quella che stiamo vivendo, possa determinare quel calo termico da essere inteso come un rinfrescamento vero e proprio. D’altro canto, stiamo parlando degli effetti che potrebbe avere sul campo termico dell’Italia l’evoluzione di un segnale (la saccatura nord atlantica) che, in fase di indebolimento nel suo allontanamento verso l’Europa nord-orientale, estenderà la sua azione periferica fino all’area del Mediterraneo centrale.
L’incertezza su cui stiamo discutendo sta riguardando quindi le sfumature su «quanto periferica» potrebbe essere questa influenza e quindi se l’obiettivo possa essere solo un’attenuazione del caldo, oppure un ritorno a temperature grosso modo in linea con le medie stagionali: ad oggi, cioè ad una previsione che arriva a 5-6 giorni, quei 2-3 °C di differenza tra la previsione media dell’anomalia di temperatura a 850 hPa (fig. 2) elaborata dal sistema probabilistico americano e quella elaborata dal sistema probabilistico europeo testimoniano proprio le difficoltà riscontrate, da parte della modellistica numerica, nell’inquadrare il perimetro di un cambiamento di circolazione che, almeno fino all’inizio della prossima settimana, sarà molto probabilmente ancora molto marginale.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggi, domani, oppure al METEO SETTIMANALE » Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica.
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera