QUARTA ONDATA DI CALDO: L’EVOLUZIONE DEL SECONDO PICCO DALL’EUROPA OCCIDENTALE ALL’ITALIA
QUARTA ONDATA DI CALDO: L’EVOLUZIONE DEL SECONDO PICCO DALL’EUROPA OCCIDENTALE ALL’ITALIA
Da alcuni giorni la penisola iberica è sotto l’influenza di aria rovente che viene pilotata verso questa regione dall’azione congiunta tra una goccia fredda semistazionaria al largo delle coste portoghesi e il promontorio nord africano in espansione verso il settore europeo centro-occidentale. Con isoterme che sulla superficie isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri di quota) superano facilmente i 25 °C, le temperature massime si portano facilmente oltre i 40 °C, con picchi che oscillano intorno ai 45 °C e che fanno così registrare nuovi record di caldo.
Questa massa d’aria sarà sospinta verso nord all’inizio della prossima settimana, quando la ristretta circolazione ciclonica inizierà a muoversi verso latitudini più settentrionali dopo essere stata agganciata dal flusso periferico zonale in scorrimento lungo il bordo settentrionale dell’Anticiclone delle Azzorre (fig. 1). L’avvezione subtropicale porterà così, con buona probabilità, caldo eccezionale tra la Francia, le Isole Britanniche e i Paesi Bassi, dove a tutte le quote della media e bassa troposfera si attendono temperature fino a 12-15 °C al di sopra delle medie climatologiche del periodo.
La straordinarietà di questo evento viene evidenziata dall’anomalia di temperatura a 850 hPa che, espressa in termini di deviazioni standard, lascia intendere come l’ondata di calore in arrivo su queste regioni europee possa cadere, con elevata probabilità, molto al di fuori della distribuzione definita dalla climatologia (fig. 1, nel riquadro): avendo infatti questo scarto dalla norma intensità fino a cinque deviazioni standard (sigma), siamo di ben due unità oltre il limite per il quale un evento viene definito eccezionale. A tal proposito basti pensare che, per la prima volta nella storia del servizio meteorologico inglese (Met-Office), è comparsa per lunedì 18 e martedì 19 luglio la previsione di temperature massime intorno ai 40 °C nel Regno Unito.
E per quanto riguarda l’Italia? Fino a martedì 19 la nostra penisola continuerà a restare ai margini della parte più intensa dell’avvezione subtropicale che comunque, anche sulle nostre regioni, si farà parzialmente sentire con temperature superiori alle medie climatologiche del periodo, specie al Centro-Nord. Successivamente, invece, lo sblocco della situazione sul vicino Oceano comporterà lo spostamento del flusso molto caldo anche verso la nostra penisola. Secondo gli ultimi aggiornamenti, tra mercoledì 20 e venerdì 22 luglio dovremmo infatti essere interessati dal secondo picco di calore, con isoterme che a circa 1500 metri potrebbero grosso modo oscillare tra i 20 e i 23 °C (fig. 2): si tratta di una prima stima che andrà definita meglio nei prossimi giorni, alla luce dei nuovi aggiornamenti, prima di prevedere le temperature che si registreranno nelle nostre città.
A questa situazione si arriverà perché l’aggancio della goccia fredda da parte del flusso atlantico sarà seguito in Oceano Atlantico da un aumento della pressione facente capo all’Anticiclone delle Azzorre che si spingerà molto probabilmente fino a ovest delle Isole Britanniche. Agendo in sinergia con la depressione d’Islanda che nel frattempo avrà riassorbito la goccia fredda, l’alta pressione farà scivolare verso l’Europa nord-occidentale aria più fresca che abbatterà il promontorio nord africano, facendolo però coricare proprio sul bacino del Mediterraneo centro-occidentale, come viene evidenziato dalla posizione che andranno probabilmente ad assumere le isoipse a 500 hPa (linee bianche tratteggiate).
L’aria calda tenderà quindi a stagnare alle nostre latitudini e, rimanendo a contatto con la superficie marina, a umidificarsi: bisognerà quindi tenere presente che, dalla metà della prossima settimana, aumenteranno le temperature, il disagio fisiologico dovuto all’afa e la probabilità di avere la formazione di temporali almeno sulle aree alpine, lambite dalle correnti relativamente più fresche.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera