LA STRADA PER L’AUTUNNO È ANCORA LUNGA
LA STRADA PER L'AUTUNNO E' ANCORA LUNGA
Tutto tace sull’Europa centro-occidentale, dove l’azione di blocco del promontorio con radici nord africane sta regalando giornate fotocopia, caratterizzate da stabilità atmosferica e da temperature ben oltre le medie climatologiche del periodo: si tratta di un caldo decisamente fuori stagione, visto che per quanto riguarda per esempio la nostra penisola stiamo sperimentando e continueremo ancora a sperimentare anche nei prossimi giorni condizioni climatiche tipiche di fine luglio o di inizio agosto. Non ci sono rapide vie di fuga da situazioni meteorologiche di questo tipo proprio per la fisionomia della disegno sinottico che si è venuto a impostare e che non subirà sostanziali variazioni almeno fino all’inizio della prossima settimana.
Sulla successiva evoluzione, qualche timido segnale di cambiamento potrebbe affacciarsi per le regioni settentrionali e parte di quelle centrali, ma per il momento non saremmo di fronte a qualcosa di significativo che possa lasciar presagire un drastico cambiamento di circolazione di stampo autunnale.Intorno a mercoledì-giovedì della prossima settimana il promontorio dovrebbe infatti evolvere verso levante quanto basterà per inserire le regioni settentrionali e più marginalmente quelle centrali all’interno del canale atmosferico di congiunzione tra il campo anticiclonico di matrice nord africana e quello ciclonico d’Islanda (fig. 1, a sinistra).
Questa dinamica favorirebbe così l’inserimento di infiltrazioni di aria umida e instabile che potrebbero quindi determinare, sulle aree appena menzionate, generali condizioni di variabilità con il passaggio della coda di qualche perturbazione. Tra alti e bassi questa situazione potrebbe poi accompagnarci almeno fino alla fine della prossima settimana (fig. 1, a destra) e quindi evidenziare ancora una certa inerzia del tempo a cambiare il proprio stato termodinamico.
La mancanza di un segnale forte circa un cambio di rotta verso condizioni più autunnali emerge molto bene osservando per esempio anche la distribuzione degli scenari di ensemble della temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri), elaborati dal sistema probabilistico di ECMWF (modello europeo) sulla verticale di Roma (fig. 2). Senza scendere nel dettaglio ma cogliendo l’essenza del segnale elaborato - che può essere esteso all'incirca a tutta la penisola - possiamo notare come la persistenza delle singole previsioni in una condizione ambientale caratterizzata da temperature superiori alla media climatica, almeno nei prossimi dieci giorni e forse anche oltre, vada proprio a sottolineare una certa predisposizione della dinamica atmosferica a non cambiare più di tanto il proprio stato di equilibrio sul nostro bacino del Mediterraneo.
Dall'osservazione della situazione attuale e dando credito al quadro delineato per i prossimi giorni, possiamo quindi ipotizzare che si stanno gettando i presupposti per un settembre che potrebbe mantenere ancora a lungo caratteristiche estive fuori norma, pur non facendo ovviamente raggiungere alle temperature massime i valori così elevati di luglio e di agosto anche grazie alla sempre più ridotta azione della radiazione solare e alla dilatazione delle ore notturne che favoriscono la perdita di calore verso lo spazio sottoforma di radiazione infrarossa. Si starebbero quindi gettando i presupposti anche per un settembre decisamente più caldo della norma a causa di una situazione meteorologica poco evolutiva che sta certamente andando ben oltre la classica «estate settembrina».
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera