SECONDA ONDATA DI CALDO: DURATA E TEMPERATURE MASSIME PREVISTE
SECONDA ONDATA DI CALDO: DURATA E TEMPERATURE MASSIME PREVISTE
Siamo ormai arrivati a definire quale sarà lo scenario più probabile, quanto a tempistica e intensità, della seconda ondata di caldo che proprio da oggi, con l’inizio dell’estate meteorologica, inizierà gradualmente a interessare la nostra penisola con una nuova espansione del promontorio nord africano.
Possiamo visivamente comprendere perché parliamo proprio di «ondata di caldo» osservando nelle prime due figure l’evoluzione temporale della previsione media di ensemble della temperatura a 850 hPa (linea bianca) rispetto alla media climatologica del periodo (linea rossa) in alcune città italiane prese come esempio rappresentativo per ciascuna macroregione italiana: l’area in arancione compresa tra le due linee va a dare forma all’andamento dell’anomalia, in questo caso positiva, a cui andrà incontro il campo termico a circa 1500 metri di quota nei prossimi giorni. Una forma che ricalca grosso modo quella della cresta di un’onda, con l’ampiezza a definire l’apice dell’avvezione di aria calda subtropicale di provenienza sahariana.
A tal proposito, possiamo osservare come il picco dell’ondata di calore sarà molto probabilmente raggiunto nel fine settimana, quando le isoterme di 17-18 °C sorvoleranno le regioni settentrionali, quelle di 21-23 °C il Centro-Sud e quelle di 23-26 °C le nostre due Isole Maggiori. A partire da lunedì 6 giugno, invece, si prospetta un’attenuazione dell’ondata di calore, con le temperature che tenderanno ad avvicinarsi ai valori normali tra mercoledì 8 e giovedì 9 giugno grazie all’arrivo di aria più fresca di origine atlantica: al momento, si tratta di una prima indicazione che andrà valutata più attentamente nei prossimi giorni, alla luce delle più affidabili elaborazioni della modellistica numerica anche per inquadrare la fenomenologia associata a questo cambiamento di circolazione.
Per il momento, limitiamo la nostra attenzione al passaggio di questa fase di caldo anomalo. Il riscontro al suolo del raggiungimento dei massimi dell’avvezione subtropicale si osserverà con le temperature massime che raggiungeranno valori elevati sul versante tirrenico, al Sud e sulle due Isole Maggiori (fig. 3). Meno esposto all’eccessiva calura il Nord Italia, non solo perché risentirà di una minore spinta dell’aria subtropicale ma anche perché, come avevamo detto nell’ultima analisi, le regioni settentrionali e in modo particolare sui settori montuosi e sulle vicine pianure si svilupperanno condizioni di instabilità indotte da infiltrazioni di aria fresca atlantica: ad eccezione dell’Emilia orientale dove si potrebbero quindi registrare picchi intorno ai 34-35 °C, sul Nord le temperature nel fine settimana oscilleranno intorno ai 29-33 °C.
La stessa forbice di valori termici è prevista sul versante adriatico centrale, con qualche picco fino a 34-35 °C più probabile domenica, specie nelle valli interne. Altrove, invece, il caldo sarà intenso con temperature massime quasi ovunque comprese tra 32 e 36 °C nelle aree interne del versante tirrenico e tra 34 e 38 °C nelle aree interne del Sud e delle Isole Maggiori, con picchi compresi tra 37 e 41 °C a seconda delle zone. Si conferma quindi che su queste aree il caldo possa essere localmente da primato e che quindi possano essere raggiunti o superati alcuni record.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera