LA LINEA DI TENDENZA PER I PROSSIMI 14 GIORNI
LA LINEA DI TENDENZA PER I PROSSIMI 14 GIORNI.
Oggi vi propongo un’analisi per sommi capi dell’evoluzione del tempo prevista per i prossimi 14 giorni avvalendomi dei 50 scenari di ensemble elaborati dal centro di calcolo europeo ECMWF su un punto di griglia che si trova sul Centro Italia e che può essere considerato rappresentativo per illustrare lo schema sinottico che molto probabilmente sarà disegnato dalla dinamica atmosferica sull’Italia. Non si vuole elaborare una previsione vera e propria, ma osservare come nel corso di queste due settimane evolverà il segnale atmosferico fino al momento in cui l’incertezza si amplificherà a tal punto da renderlo poco affidabile ai fini prognostici.
Che cosa possiamo dire, allora, sulle condizioni meteorologiche attese nelle linee generali fino al termine della seconda decade di maggio? Osserviamo una prima fase che ci accompagnerà fino alla fine della prima decade e che sarà caratterizzata da temperature oscillanti intorno alle medie del periodo e da tempo instabile: si tratta delle condizioni meteorologiche prettamente primaverili che ci stanno interessando già da qualche giorno ma che tra oggi e domani si accentueranno ancora di più per lasciare il loro strascico fino al 9-10 maggio.
A seguire, con l’avvio della seconda decade, subentrerà un nuovo scenario riconducibile a una circolazione atmosferica che, come abbiamo detto ieri, avrà caratteristiche estive. Tutti gli scenari della temperatura si portano al di sopra della media pur mostrando una fisiologica incertezza sull’entità dell’avvezione di aria calda in arrivo dalle latitudini subtropicali e l’instabilità di spegne perché l’aumento del geopotenziale a tutte le quote, indotto proprio dal trasporto dell’aria calda, tende a soffocare la convezione e quindi le precipitazioni: in poche parole, il tempo tende a stabilizzarsi e le temperature aumentano.
La durata di questa seconda fase potrebbe essere di almeno 6-7 giorni e quindi dovrebbe accompagnarci almeno fino al 16-17 maggio. Dopo, l’incertezza aumenta a tal punto da non poter cogliere informazioni sulla possibile futura evoluzione. Non importa, perché non c’è alcuna fretta. Nel frattempo, aggiornamento dopo aggiornamento, si potrà definire sempre più nei dettagli la fase estiva man mano che si ridurrà la forbice dei valori di temperatura previsti a 850 hPa (circa 1500 metri), per poter così prevedere a che valori arriveremo probabilmente nelle temperature massime al suolo.
A tal proposito, non ci sarà da considerare solo l’entità dell’avvezione calda in arrivo in quota, ma per esempio anche la posizione dei massimi di geopotenziale e dell’asse del promontorio per localizzare le aree dove sarà più efficace la subsidenza anticiclonica, cioè l’azione di schiacciamento della colonna d’aria che contribuirà al riscaldamento.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera