COGLIAMO L’ATTIMO!
COGLIAMO L’ATTIMO!
Una famiglia di depressioni si snoda lungo i paralleli che dalle Isole Azzorre arrivano fino ai confini occidentali della Russia e impegna l’Europa centro-meridionale nel passaggio di due distinte perturbazioni atlantiche di cui una, vincolata alla circolazione ciclonica più strutturata ed intensa, sta interessando la Francia e le nostre regioni alpine e prealpine nord-occidentali.
In questi giorni i campi anticiclonici si posizionano a distanza dalla nostra penisola che invece, trovandosi inserita in questo canale di basse pressioni, è esposta a un flusso occidentale umido e temperato che sta portando benefiche precipitazioni primaverili anche in alcune aree dove il peso della siccità invernale e primaverile si era fatto davvero opprimente.
Non basterà certamente il passaggio di un sistema frontale a cancellare con un colpo di spugna le conseguenze di lunghi periodi di dominio anticiclonico, ma si può sperare che per il momento le precipitazioni che cadranno nelle prossime ore (previste abbondanti per esempio sui settori alpini e prealpini del Nord-Ovest) riescano a mettere una toppa alla grave crisi idrica e che, in un futuro non troppo lontano, la dinamica atmosferica possa acquistare maggiore vivacità e proporre altre occasioni piovose degne di nota.
Maggio, d’altro canto, è per il Nord Italia un mese climatologicamente prolifico in termini pluviometrici: per esempio, a Torino è il più piovoso e a Milano è il secondo più piovoso dell'anno.
C’è quindi un po’ di normalità primaverile nella configurazione barica che abbiamo commentato perché lo schema mostra proprio l’evoluzione tipica di una circolazione ciclonica che entra da ovest sui nostri mari di ponente ed espone le nostre regioni a correnti sciroccali e di libeccio che si avvicendano al passaggio del fronte freddo della perturbazione.
È la figura di bassa pressione ad avere campo libero e a decidere quindi i tempi e i modi del passaggio perturbato annesso, senza essere incalzata da rimonte anticicloniche che ne affrettano l’evoluzione e ne riducono le potenzialità. Cogliamo allora l’attimo per osservare e subire gli effetti benefici del passaggio di una perturbazione atlantica, vincolata a un ellissoide depressionario che però nei prossimi giorni tenderà ad essere parzialmente riassorbito.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera