INIZIO DEL NUOVO ANNO ALL’INSEGNA DELL’ANTICICLONE SUBTROPICALE
INIZIO DEL NUOVO ANNO ALL’INSEGNA DELL’ANTICICLONE SUBTROPICALE
Se ieri eravamo a un bivio e dall’analisi delle previsioni di insieme del campo di temperatura a 850 hPa (cioè a circa 1500 metri) emergeva che tra gli ultimi giorni di quest’anno e i primi del prossimo la probabilità di essere interessati da uno scenario più o meno mite era uguale alla probabilità di essere interessati da uno scenario più o meno freddo, i ricalcoli di oggi hanno dissipato molti dubbi e reso praticamente ormai discretamente affidabile lo scenario che, in linea di massima, ci interesserà a cavallo del Capodanno e nei primi giorni del 2022.
Passata la fase piovosa portata dalle correnti perturbate atlantiche che inizieranno a farsi strada tra domani (giovedì 23) e venerdì 24 dicembre per interessarci probabilmente fino alla prima parte della prossima settimana, le condizioni meteorologiche dovrebbero velocemente tendere alla stabilità atmosferica per l’espansione del promontorio subtropicale verso l’Europa occidentale ed il Mediterraneo centrale. Questa dinamica comporterebbe quindi l’avvio di una fase molto mite (inversioni termiche a parte) perché il campo di alta pressione guiderebbe anche verso le nostre regioni masse d’aria la cui provenienza oscillerà tra l’entroterra nord africano e il vicino oceano, al largo delle coste marocchine (fig. 1).
Sono proprio le previsioni di insieme della temperatura in quota a fugare ormai quasi ogni dubbio su quello che molto probabilmente diventerà l’impianto barico di inizio 2022 perché l’andamento assunto oggi da quasi tutte le trenta previsioni tra il 29-30 dicembre e il 4-5 gennaio (in fig. 2 il confronto tra le previsioni di ieri e quelle di oggi) avvalora nettamente l’ipotesi che sia lo scenario mite a caratterizzare la futura dinamica meteorologica delle nostre latitudini. Anche se nei prossimi giorni andremo incontro a fisiologici aggiustamenti, possiamo ormai dire che sulla configurazione barica l’attendibilità da bassa che era ieri e passata a medio-alta: tra l’altro, l’andamento parabolico della previsione media indicata dalla linea bianca in grassetto è indicativa proprio del passaggio dell’ondulazione subtropicale a cui si associa proprio questo tipo di configurazione.
Non possiamo ovviamente sapere quanto potrebbe durare questa fase di cui oggi abbiamo anche potuto dimostrare la buona attendibilità a lungo termine (come scritto nell’articolo pubblicato il 20 dicembre), ma l’esperienza insegna che l’impostazione di un campo anticiclonico subtropicale alle nostre latitudini può arrivare a stazionare anche diversi giorni ed il suo smantellamento può richiedere un po’ di tempo. Avremo modo, eventualmente, di verificarlo.
Concludo con un'ultima considerazione, tenendo presente anche l’analisi pubblicata nell’ultimo articolo. Potevamo già ieri affermare che sarebbe stata questa la strada intrapresa dalla dinamica atmosferica? No, perché lo scenario freddo era ancora discretamente popolato da previsioni indicanti un calo termico anche significativo rispetto alla fase precedente al 29 dicembre, per cui poteva risultare un azzardo già escludere questa ipotesi. Non esiste infatti una regola nella scelta di uno scenario al posto di un altro quando a lunghe distanze temporali i due scenari appaiono ancora equiprobabili, ma si aspetta che sia la modellistica a emettere il "verdetto" che non necessariamente deve sposare una delle due ipotesi: la sensibilità del complesso sistema atmosferico alle condizioni iniziali è infatti una questione che può essere trattata – e di conseguenza visualizzata ed analizzata – solo per via numerica con l’ausilio dei modelli fisico-matematici. Se vorrete, ci vediamo domani con le previsioni testuali e grafiche valide per il 24, 25 e 26 dicembre: sarà il mio ultimo articolo di quest’anno. Riprenderò poi con l’anno nuovo, dopo qualche giorno di pausa.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera