Glossario Meteo. Lettera R - Da Radar a Rugiada
Glossario Meteo. Lettera R - Da Radar a Rugiada
Radar meteorologico
Il radar meteorologico è uno strumento di misura delle idrometeore presenti in atmosfera. Il radar esegue il campionamento dei bersagli meteorologici utilizzando l’energia riflessa delle onde elettromagnetiche emesse periodicamente da un trasmettitore. Operativamente un radar realizza il monitoraggio di un volume atmosferico fino a 500 km di distanza e 10 km di altezza dal suolo in pochi minuti.
Radiazione solare
È l’insieme delle radiazioni emesse dal Sole con spettro ampio, simile a quelle di un corpo nero con una temperatura di 6000 Kelvin. Sulla Terra queste radiazioni non vengono del tutto assorbite. Un 30% vengono riflesse dal fenomeno dell’Albedo, mentre il 20% sono assorbite dall’atmosfera e il 50 % dal suolo (valori indicativi).Radiosonda
Le osservazioni dell’atmosfera terrestre vengono effettuate grazie a delle radiosonde che vengono portate in quota da palloni che ascendono con velocità costante (generalmente 5 m/sec). La radiosonda è un apparato elettronico costituito da sensori capaci di rilevare la temperatura, pressione e umidità con la quota e trasmetterli alla stazione a Terra attraverso un radiotrasmettitore.
Attraverso lo spostamento del pallone dalla verticale della stazione viene determinato anche il vento in quota. La maggior parte delle stazioni effettuano due radiosondaggi al giorno, alle ore sinottiche 00.00 e 12.00 UTC. L’Italia dispone di sette stazioni di rilevamento.
Sei sono gestite dall’Aeronautica Militare Italiana: Campoformido (UD), Milano, Pratica di Mare, Brindisi, Cagliari e Trapani, mentre la Base Meteorologica “G. Fea” di S. Pietro Capofiume è a cura della Struttura Tematica Servizio Meteorologico dell’ARPA (Agenzia regionale prevenzione e Ambiente) dell’Emilia Romagna.
Regime pluviometrico
È la distribuzione delle precipitazioni, che può variare da luogo a luogo oppure durante l’anno in una stessa località.
Rosa dei venti
Essa raffigura i quattro punti cardinali, Nord, Sud, Est e Ovest, con altrettanti quattro punti intermedi che determinano le seguenti altre direzioni: Nord-Est, Sud-Est, Sud-Ovest e Nord-Ovest. In questi otto punti, è possibile raffigurarne altri otto intermedi: Nord-Nord-Est, Est-Nord-Est e via dicendo. Questa riproduzione fa coincidere ai quattro punti cardinali e ai quattro punti intermedi i nomi degli otto venti che potete leggere in figura. I nomi dei venti sono: Settentrione o Tramontana (da Nord), Grecale (da Nord-Est), Oriente o Levante (da Est), scirocco (da Sud-Est), Mezzogiorno, Austro od Ostro (da Sud), Libeccio (da Sud-Ovest), Occidente o Ponente (da Ovest) e Maestrale (da Nord-Ovest). Per far coincidere la provenienza dei venti con le località geografiche descritte dalla Rosa Dei Venti, essa va collocata nell’isola di Zante, sulla costa greca che si affaccia al Mar Jonio.
Rugiada (punto di rugiada)
Si forma per la condensazione del vapore acqueo presente nell’aria. L’aria può contenere una quantità massima di vapore in rapporto alla sua temperatura. Se l’aria si raffredda, la sua umidità relativa aumenta fino al punto in cui la quantità di vapore in essa contenuta raggiunge la percentuale massima possibile con quella data temperatura. Le gocce di rugiada si depositano sulle ragnatele, sui fili d’erba o sui vetri. Nelle notti d’estate senza nubi, la rugiada può raggiungere la quantità di 0.3 mm/m2.