Immagine Geyser, fumarole, sorgenti termali: il soffio caldo dei vulcani
Un'attività vulcanica si manifesta anche soltanto con emissioni di gas, vapori e altri liquidi a temperature più o meno alte.Queste manifestazioni... Leggi tutto...
Immagine Meteo e Clima in Provincia di Verbano-Cusio-Ossola
La provincia di Verbano-Cusio-Ossola è nata dalla fusione di 3 territori distinti: il Verbano, il... Leggi tutto...
Immagine Meteo e Clima in Provincia di Lecce
La provincia di Lecce è la terza provincia per estensione della Puglia dopo quelle di Foggia... Leggi tutto...
Immagine L'arcobaleno: come funziona questo fenomeno affascinante
Vi ricordate del prisma di Newton? Quello che scompone la luce nei colori dello spettro (violetto,... Leggi tutto...
Immagine SACCATURA E FRONTE FREDDO IN EVOLUZIONE: PREVISIONE FENOMENI INTENSI DOMENICA 30...
Nelle prossime ore la saccatura nord atlantica farà il suo deciso ingresso sul Mediterraneo... Leggi tutto...
Immagine Radiosondaggi di Trieste (WRF)
Radiosondaggi previsti sulla città di Trieste con il modello wrf
Immagine ECMWF 850hPa - Temp - Anomaly
Temperatura a 850hPa prevista dal centro europeo di Reading ECMWF confrontata con la climatologia.

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

Il parco dell'Etna e il deserto vulcanico

Il parco dell'Etna e il deserto vulcanico

Il parco dell'Etna e la nevePaesaggi incantevoli, meraviglia della Natura. Difficile trovare aggettivi per descrivere il complesso vulcanico più grande d'Europa. L’Etna, detto anche Mongibello (da Mungibeddu, che in siciliano significa 'a Muntagna) si è originato nel Quaternario ed è uno dei vulcani più attivi del mondo.

Le diverse eruzioni modificano incessantemente il paesaggio e vi sono quattro crateri sommitali: la Voragine e la Bocca Nuova, formate all'interno del Cratere Centrale rispettivamente nel 1945 e 1968, il Cratere di Nord-Est, che esiste dal 1911 che è attualmente il punto più alto dell'Etna (3330 m), e infine il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, che recentemente è stato il più attivo. Questa configurazione contrasta notevolmente con quella di circa un secolo fa, quando in cima all'Etna si trovava il solo Cratere Centrale.

Peraltro l'Etna veniva considerato un vulcano prevalentemente effusivo, cioè caratterizzato soprattutto dall'emissione di colate laviche. Possono causare danni materiali, ma in generale non rappresentano una minaccia diretta per la vita delle 900 mila persone che vivono nelle zone potenzialmente a rischio. Tuttavia, studi recenti hanno rivelato che questo vulcano risulta capace di dar luogo anche ad una attività fortemente esplosiva, come l'eruzione pliniana del 122 A.C., e tale attività pare aumentata dalla fine degli anni 70.

L'ambiente è estremamente ricco e alterna paesaggi urbani, folti boschi che conservano diverse specie botaniche endemiche ad aree desolate ricoperte da roccia magmatica e periodicamente soggette ad innevamento alle quote maggiori.

Il 21 giugno 2013 la XXXVII sessione del Comitato UNESCO, riunitasi a Phnom Penh, ha inserito il Monte Etna nell'elenco dei beni costituenti il Patrimonio dell'umanità.

Istituito nel 1987, il parco copre un'estensione di 59.000 ettari. La montagna apparecome un enorme cono nero. Alla sua base,estremamente fertile, prosperano numerosecolture di aranci, mandarini, limoni, olivi, agavi, fichi d'india, banani, eucalipti, palme, pini marittimi e viti. Tra la vegetazionespontanea, invece, particolarmente presenteè l'euforbia arborea. Sopra i 500 m crescono noccioli, mandorli, pistacchi, castagni, lasciando il posto alle querce più in alto, ma anche ai faggi, alle betulle e ai pini. Il paesaggio a tali quote è inoltre caratterizzato dalla ginestra dell'Etna.

Superati i 2100 m di quota ha inizio la zona desertica dove si trova lo spinosanto(Astragalus siculus), piccolo cespuglio spinoso, a cui spesso si trovano associate variopinte varietà endemiche di viole e altri fiori che popolano le pendici dei crateri secondari.

Verso le punte più elevate, la neve e la lava calda per lungo tempo impediscono la crescita di qualsiasi tipo di vegetazione macroscopica. È il cosiddetto deserto vulcanico.
 

Stampa