L'alluvione di Soverato: era il 10 Settembre del 2000
L'alluvione di Soverato: era il 10 Settembre del 2000
I tristi eventi che sono accaduti la mattina del 10 Settembre 2000 nel Golfo di Squillace, hanno fatto riemergere per l’ennesima volta i gravi problemi di dissesto ambientale in cui grava il nostro Paese.Ma dal punto di vista meteorologico cosa è accaduto? Analizziamo la situazione: sul bordo orientale di un promontorio di alta pressione esteso sull’Europa centrale è presente una saccatura con asse inclinato verso Nord-Est/Sud-Ovest con minimo chiuso (anche a 500 hPa) centrato su Sicilia e Calabria.
Il minimo è presente da venerdì e rimane quasi stazionario sul posto fino a domenica. Lungo il versante orientale della saccatura scende aria relativamente fredda e secca che si scontra con quella più calda richiamata dal ciclone da Sud. Quest’ultima, proveniente dall’Africa, in origine è secca, ma si umidifica attraversando il Mediterraneo.
Essendo più leggera dell’aria fredda è costretta a salire condensando il suo contenuto di vapore acqueo in nubi con conseguenti precipitazioni. Le piogge, quindi sono state torrenziali per questi due motivi: minimo quasi stazionario sulle regioni Ioniche e grande apporto di energia sotto forma di vapore acqueo. Ricordiamo che più una massa d’aria è calda e più vapore può contenere prima che condensi. Inoltre l’evaporazione è favorita in questo periodo anche dalla elevata temperatura dell’acqua, circa 26 °C. Le precipitazioni hanno raggiunto valori estremi, 400 mm in 24 ore (fonte A.M.) contro una media di 40 mm del mese di Settembre.
Nell'immagine in alto: mappe del modello AVN (oggi GFS). A sinistra: topografia a 850 hPa e temperature; a destra: topografia a 500 hPa e vorticità.L'ultima immagine rappresenta invece: a sinistra: mappa del modello AVN (oggi GFS) con isobare a livello del mare e precipitazioni; a destra: la situazione osservata dal satellite Meteosat 7.
A cura di Fabio Gervasi