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Analisi climatologica Ottobre 2013, Milano e Bologna

Analisi climatologica Ottobre 2013, Milano vs. Bologna
 

Squall Line il giorno 10, con molto vento

Il secondo mese dell’autunno ha avuto un cambio di rotta dal punto di vista precipitativo: dopo 4 mesi sottotono ambo le città hanno palesato accumuli a tripla cifra (149.5 Milano, 120.2 Bologna) con un elevato numero di giorni precipitativi (17 per il capoluogo lombardo di cui 12 di pioggia e 13 per quello emiliano di cui però solo 7 di pioggia).

A dire il vero, però, ottobre 2013 ha avuto un’impronta tardo estiva piuttosto che prettamente autunnale, nel senso che sono stati soltanto tre alla fine i fronti veramente perturbati (nei quali peraltro s’è concentrata la stragrande maggioranza degli accumuli delle due città): sono mancati, quindi, i grandi ingressi atlantici, che portano 3-4 giorni di piogge deboli ma costanti e su larghissima scala.

Discorso veramente anomalo dal punto di vista termico: il mese ha chiuso decisamente sopra media (+2.00°C Milano, +1.36°C Bologna) con un’altalena termica notevole. La prima decade è stata caratterizzata da giorni di inversioni termiche unite a ingressi piovosi, successivamente s’è avuto il primo ingresso di stampo invernale dell’anno da annali della meteorologia (con minime davvero notevoli, anche di 4-5°C lontano dall’isola di calore milanese l’11 ottobre!), infine l’ultima decade è stata veramente fuori scala per l’ingombrante presenza del solito anticiclone africano.

La massima di Bologna è stata di 25.5°C il giorno 26 (!), mentre la minima più alta per Milano sono stati gli incredibili 17.4°C del giorno 28 (una minima del mese di giugno!). Bologna ha percepito meno l’inversione termica, con nottate “fresche” e pomeriggi caldi e foschi, mentre Milano -in piena inversione termica- ha avuto una lunga serie di giornate con umidità alle stelle, minime estive e punti di rugiada Caraibici (in alcune zone del basso Mantovano i DP hanno toccato i 20°…). Inevitabile che il mese chiudesse ampiamente sopra media, nonostante la prima decade un poco fredda e le minime del giorno 11 vicine a record termici assoluti.

Mese estremamente poco soleggiato, soprattutto per il capoluogo lombardo: solo 1h25’ (!), mentre quello emiliano 2h19’. La differenza sta proprio in quello scritto poc’anzi: la città meneghina ha avuto un numero altissimo di giornate con forti inversioni termiche e perenni nubi basse, la città emiliana ha goduto di qualche pomeriggio assolato in più. Ma allora un mese con così poco sole come fa ad essere così mite? Semplice, il peso maggiore ce l’hanno avuto le minime (+6.71° nell’ultima decade della città lombarda!), la presenza di foschie e nebbie ha impedito la dissipazione notturna del calore e al tempo stesso ha filtrato le massime, portando UR folli (anche 85-90% con 22° di massima e nubi basse).

Certamente un ingresso freddo, seppur davvero notevole, non fa la media del mese, poiché non compensa l’eccezionale anomalia della terza decade.Per concludere, il mese di ottobre mi ha saputo regalare grandi spettacoli temporaleschi: nonostante la stagione sia oramai avanzata, gli enormi contrasti termici (più consoni ad agosto) hanno generato temporali in più occasioni. Due episodi mi rimarranno nella mente a lungo: l’ingresso freddo del 10 sera, con annessa squall line degna di Pianure Americane e gust front senza precedenti in ottobre (almeno negli ultimi anni…) e il temporale del 23 ottobre a Bologna: quest’ultimo era una semplice cella singola ma è stata straordinaria la produzione di mammati, da far invidia anche ai “colleghi” primaverili!


Squall Line il giorno 10, con molto vento

Tipici mammati post temporaleschi

Squall line del 10: notare il vento notevole in arrivo!

Straordinaria produzione di mammati post-temporaleschi il giorno 23 a Bologna!

Muro di nebbia il giorno 26


Nebbia il giorno 26: ecco i primi “muri” di stagione, sebbene in rapido dissolvimento.


Davide Santini

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