Immagine WRF TT-SWEAT (centro-sud) - ARW by GFS
Mappa, Centro-Sud Italia, del modello WRF-ARW (inizializzazione: GFS) con altri due classici indici termodinamici: il Total Totals e lo Sweat Index.
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Analisi climatologica Settembre 2013, Milano e Bologna

Analisi climatologica Settembre 2013, Milano vs. Bologna
 

Fulmine nube-nube il giorno 8

Il primo mese autunnale ha avuto uno stampo tipicamente estivo: sebbene molto mite, +0.89°C a Milano e +1.39° a Bologna, non è stato straordinariamente caldo come i settembre 2006 e 2011. La sua peculiarità estiva è stata nel tipo di configurazione pressorea a meso e larga scala. In termini più semplici, le posizioni dell’anticiclone delle Azzorre e di quello Africano sono state tipiche dei mesi più caldi, sbarrando di fatto la strada all’Atlantico e pertanto alle precipitazioni autunnali.

Ne è conseguito un mese piuttosto secco, “salvato” da solo due (!) affondi perturbati dovuti a gocce fredde. La prima perturbazione importante si è avuta il giorno 15, con una ricca dose di piogge e temporali, soprattutto al Nord-Ovest, ben poca roba sul resto del nord, quasi a secco parte delle pianure. L’altra, la più importante del mese e la più intensa da molti mesi a questa parte, se è avuta il giorno 29. Gli accumuli per le due città sono stati di 26.7 mm per Milano (-65%) e 34.7 mm per Bologna (-44%). È doveroso notare che la mia zona è stata incredibilmente saltata dal peggioramento del 29, il quale ha portato accumuli enormi sulle pedemontane comasche e bergamasche (anche a tripla cifra in pochissime ore!) mentre ha lasciato completamente a secco l’area del basso Milanese e Pavese (sottolineo: l’unica del Centro-Nord!).


Discorso diverso per Bologna, la quale era stata saltata dal peggioramento del 15, mentre è stata colpita in pieno dalla giornata più perturbata forse dell’anno con ben tre temporali e 31.2 mm accumulati (in altre parole: 3.5 mm nei restanti 29 giorni del mese e un solo altro giorno di pioggia!).

Ad ogni modo il mese è stato per ambo le città molto secco, ma ancora una volta sono state enormi le differenze anche nella medesima provincia (gli accumuli totali erano oltre 200 mm nel bergamasco, contro i 20-30 del basso milanese, che distano tra loro solo 40-50 km), quindi di tipico stampo estivo.

In questo settembre 2013 sono mancate quindi le grandi ondate di maltempo di 2-3 giorni di piogge deboli e su larghissima scala, mentre gli unici due affondi (importanti) hanno portato piogge estremamente irregolari e anche qualche alluvione lampo.


È stato, infine, un altro mese molto soleggiato: 8h30’ per Bologna, 7h21’ per Milano, per ambo le città solo due i giorni a eliofania zero, proprio gli ultimi due del mese, mentre nella prima decade l’Africano ha portato numerose giornate “senza una nuvola”.Mese estremamente deludente dal punto di vista temporalesco: gli unici due temporali li ho vissuti a Milano, ma sono stati notturni e peraltro hanno dato solo qualche bagliore o raro fulmine; pochissime, perciò, le emozioni a riguardo, ricordo altri mesi di settembre molto più allettanti, come il 2008 o il 2012.


Fulmine nube-nube il giorno 8

Multicella con lowering in Brianza

Fulmine nube-nube catturato nell’unico festival notturno il giorno 8 (a dire il vero era sulla Brianza e nel Comasco, perciò erano celle temporalesche molto lontane da me)

Multicella con lowering in Brianza il giorno 10 settembre (non ha piovuto a casa mia)

Cielo temporaneamente limpido


Cielo temporaneamente limpido dopo gli acquazzoni del giorno 15.


Davide Santini

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