ATTENUAZIONE DEL CALDO LA PROSSIMA SETTIMANA: SPERANZE POCHE, APPESE A UN FILO E LIMITATE AL NORD ITALIA
ATTENUAZIONE DEL CALDO LA PROSSIMA SETTIMANA: SPERANZE POCHE, APPESE A UN FILO E LIMITATE AL NORD ITALIA
Nel corso del fine settimana la Spagna e la Francia si lasceranno alle spalle l’intensa ondata di calore con il passaggio di un fronte temporalesco ben sviluppato che, molto probabilmente, darà luogo a fenomeni anche molto intensi. Come abbiamo scritto nell’ultima analisi, questo cambio di circolazione sull’Europa occidentale sarà da imputare ad una ondulazione più pronunciata della corrente perturbata atlantica che riuscirà ad agganciare la goccia fredda semistazionaria al largo del Portogallo: l’unione delle due circolazioni cicloniche darà forma ad una saccatura che nelle prime ore di lunedì 20 giugno si posizionerà proprio lungo le coste occidentali del nostro continente, tra l’alta pressione delle Azzorre ben salda sull’Oceano Atlantico e il promontorio nord africano che, parzialmente indebolito, si estenderà verso l’Europa balcanico-danubiana passando per l’Italia (vedi figura).
È lecito chiedersi, a questo punto, se la saccatura evolverà verso levante e quindi se riuscirà a estendere la propria influenza, con il ramo ascendente che è il trasportatore della fenomenologia temporalesca, anche a parte della nostra penisola partendo dalle nostre regioni di Nord-Ovest. La risposta a questa domanda possiamo trovarla nella linea di tendenza valida per i primi giorni della prossima settimana. A tal proposito si evince una certa stazionarietà del disegno sinottico, con il segnale del cavo d’onda destinato gradualmente a diventare sempre più spento a ovest dell’Italia senza fare apprezzabili passi avanti. Ai fini pratici ciò significherà che, in un certo qual modo e indipendentemente dalla figura barica di natura depressionaria che andrà affermandosi (goccia fredda o saccatura), ad ovest della nostra penisola permarranno geopotenziali più bassi. Verso l’Italia potrebbero quindi rimanere attive correnti sud-occidentali che continuerebbero a richiamare aria calda subtropicale diretta questa volta soprattutto verso le nostre regioni centro-meridionali, dove potremmo quindi andare incontro a un’intensificazione del caldo.
Avvalora questa linea di tendenza la previsione degli scenari della temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri), valida per esempio sulla verticale di Roma ma estendibile in generale alle nostre regioni del Centro-Sud (vedi riquadro), in cui si nota che a partire dal 20 giugno potremmo avere un aumento della temperatura in quota proprio per l’intensificazione del flusso di matrice sahariana: si tratta al momento di indicazioni che andranno confermate e dettagliate nei prossimi giorni per stimare al meglio tempi e modi relativi all’avvio di una possibile nuova onda di calore, diretta questa volta verso le nostre regioni centro-meridionali. Solo il Nord Italia, con probabilità maggiori a nord del Po, all'inizio della prossima settimana potrebbe vedere aumentare le condizioni di instabilità, accompagnate da qualche grado in meno.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera