Ancora tempo instabile, in attesa di un eventuale sussulto invernale
Ancora tempo instabile, in attesa di un eventuale sussulto invernale
La stagione invernale sta volgendo al termine, e salvo qualche raro episodio di neve a quote basse, il freddo si è mantenuto molto a distanza dalla nostra Penisola.Non possiamo certo paragonare questa stagione a quella degli anni '90, dove spesso il grande protagonista era l'Anticiclone delle Azzorre, e perfino la neve la grande assente.Per lo meno la stagione invernale 2013-2014 ha avuto il grande merito, attraverso i numerosi passaggi perturbati atlantici, di innevare le nostre Alpi mai come gli ultimi anni. In alcune località alpine, gli accumuli nevosi superano i 2 metri, in alcuni rifugi lombardi perfino i 4 metri.
Giunti a metà mese, la circolazione non subirà grossi cambiamenti, e sarà sempre l'Atlantico dominare la "scena" europea e anche italiana.Anche se la "giostra" delle perturbazioni atlantiche subirà un lieve rallentamento, avremo ancora due significati passaggi perturbati, sempre di stampo autunnale.Il primo tra Domenica 16 e Lunedì 17 che interesserà solo il nord, con precipitazioni moderate, tra Liguria nonchè sui settori alpini e prealpini delle Alpi Lombarde, il secondo più debole, tra Martedì 18 e Mercoledì 19, con interessamento stavolta anche del Sud. La quota neve, unica nota positiva, si attesterà attorno ai 800 metri, lungo l'arco alpino centro-occidentale, oltre i 1000 metri di quota su Alpi Friulane e Venete.
La depressione islandese continuerà senza sosta a "sfornare" ancora perturbazioni verso il Continente europeo, mentre il Vortice Polare resterà compattato ed integro ancora per giorni.Alcuni modelli previsionali, tra cui l'europeo ECMWF, danno una "speranza" a questo Inverno ormai giunto alla fine del suo percorso stagionale, verso l'ultima decade di Febbraio.L'Alta pressione oceanica proprio a fine mese, potrebbbe spingersi verso l'alto Atlantico, favorendo così una discesa di aria fredda verso l'Europa centrale. Il " forcing" dell'alta pressione atlantica, favorirebbe così la discesa di correnti da nord-est, causando un marcato peggioramento sulle nostre regioni centro-meridionali e un calo delle temperature sensibile.
L'avvio della stagione primaverile è imminente, e le "speranze" di un sussulto invernale rimangono "appese" ad un filo.Il cambio circolatorio atteso per fine mese, potrebbbe non realizzarsi, a favore nuovamente di un ritorno a condizioni di stampo atlantico-autunnale, o perfino a condizioni anticicloniche.A conclusione del mio editoriale, vi accludo la mappa previsionale di pressione e geopotenziali a 5000 metri attesi per il primo Marzo.
Fabio Porro