Dall'Atlantico all'Alta pressione nord-africana
Dall'Atlantico all'Alta pressione nord-africana
Archiviata la breve fase "pseudo" invernale, la stagione si riprende una nuova, ma lunga "pausa".Il mese di Gennaio sarà ricordato come un mese piovoso, poco freddo, ciò che aveva caratterizzato sia Ottobre che Novembre.La stagione autunnale di fatto non si è mai conclusa, ha lasciato poco spazi di "manovra" all'Inverno, con tante fasi precipitative, e alcuni episodi alluvionali, ma anche con termiche sempre oltre le medie stagionali.Solo in questi giorni le regioni centro-settentrionali hanno potuto assaporare un po' di refoli freddi e neve a quote basse, ma è stato solo un breve episodio: un "mordi e fuggi".
Un lungo autunno che proseguirà ancora nella prossima settimana, con il passaggio di ulteriori fronti atlantici, in un contesto termico non freddo.I settori occidentali europei saranno ancora interessati da un intenso di correnti instabili e moderatamente fredde, che a più riprese interesseranno anche il bacino del Mediterraneo.La profonda depressione islandese continuerà ad inviare sistemi perturbati verso la nostra Penisola, dapprima abbondanti, poi meno incisivi verso la metà della prossima settimana.La massa d'aria di origine nord-africana, sarà sostituita gradualmente da correnti più fresche di origine atlantica.La quota neve nei prossimi giorni potrà così ridiscendere verso quote almeno stagionali, attorno ai 500-600 metri su Alpi, e sui 1000 metri di quota sui rilievi appennini.
Verso la fine della prima decade di Febbraio, la risalita di un cuneo di Alta pressione dal nord-africana, potrebbe già farci assaporare i primi tepori primaverili.L'affondo di una goccia fredda verso le medie latitudini dell’Oceano Atlantico, attiverebbe come "risposta" aria umida e caldo, di origine sub-tropicale, verso i settori settentrionali della nostra Penisola e non solo.Questa "nefasta" configurazione prevista sia dal modello previsionale europeo ECMWF, che da quello americano GFS, riporterebbe l'aria gelida appena giunta sulla regione russa-scandinava, verso le regioni polari.Avremo purtroppo un periodo molto mite, con termiche che sui versanti tirrenici ed in Sardegna, potrebbero toccare perfino i 20-21°C.
La risalita dell'Alta pressione nord-africana verso il Mediterraneo, potrebbe nuovamente verso il 17-18 Febbraio, trasferire nuove masse fredde dall'Atlantico settentrionale, verso il comparto Russo-balcanico.Potrebbe essere l'ultimo "sussulto" invernale.A completamento del mio editoriale, vi allego la mappa delle temperature previste per la giornata di Domenica 16 Febbraio alla quota di 5000 metri.Valid: Sun 06Z 16-02-2014.
Fabio Porro