Riflessioni sulla Meteorologia
Chi fa il meteorologo di mestiere sa che la Meteorologia è una scienza affascinante, ma allo stesso tempo difficile e, in modo apparentemente paradossale, imprevedibile...
Come per tutte le discipline scientifiche c’è ancora tanta strada da fare per capire a fondo i segreti dei suoi complessi meccanismi e delle sue innumerevoli variabili.
Di conseguenza, prima di inveire sul meteorologo di turno che ha sbagliato le previsioni sul week-end che avevamo scelto per una gita, ricordiamoci che le previsioni meteo emettono, appunto, previsioni e non certezze.
La loro attendibilità, abbastanza elevata nei primi due giorni (70-90%) scende drasticamente nei giorni successivi. Dopo quattro/cinque giorni la probabilità di una previsione corretta può scendere sotto il 50%. Tutto dipende dai modelli matematici, che inevitabilmente partono con degli errori iniziali e che introducono al loro volta semplificazioni, il tutto amplificandosi poi a mano a mano che la previsione si spinge in là nel tempo.
Doti che sicuramente possiedono ad esempio il meteorologo di La7 Capitano Paolo Sottocorona e il Generale Andrea Baroni, già collaboratore del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare e che è stato segretario scientifico della Rivista di Meteorologia Aeronautica nonché apprezzatissimo conduttore di rubriche meteo presso la RAI (come “Che Tempo Fa”) ed il quotidiano “La Repubblica”.
Noi desideriamo contribuire, nel nostro piccolo, a diffondere le emozioni e la conoscenza legate ad una materia, la Meteorologia, che pare essere così difficile, così sfuggevole, ma forse proprio per questo è una così affascinante e incantevole disciplina della Natura.
Data la natura di molte delle informazioni raccolte, sottoforma spesso di articoli tratti da riviste e/o lavori di vari studiosi, vi possono essere delle ridondanze, delle ripetizioni di alcuni argomenti trattati; oppure situazioni raccontate più in dettaglio rispetto ad altre. Ciò deve essere visto, a nostro avviso, come un fatto positivo per le seguenti ragioni: se la stessa informazione è incontrata più volte e spiegata in altri contesti con altre parole, magari anche di autori diversi, essa viene senz’altro compresa ed assimilata più rapidamente ed efficacemente; il concentrarsi su certe situazioni particolari e locali non lede, di per sé, la possibilità di estrapolare considerazioni di carattere più generale (sebbene con la dovuta cautela) applicabili in altri contesti; molti dei concetti esposti che rappresentano i fondamenti della Meteorologia, non sono elencati in modo distaccato e apparentemente separato dal resto degli argomenti, come spesso può accadere in un manuale, ma s’incontrano nell’ambito di fatti o eventi concreti, rendendo ancora una volta più efficace l’attenzione e la comprensione verso tali argomenti.