Immagine Meteo e Clima in Provincia di Asti
La provincia di Asti è una provincia italiana del Piemonte; conta 217.574 abitanti (secondo i dati della Camera di Commercio). Il capoluogo di provincia è,... Leggi tutto...
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Webcam - Passo Stelvio (Bolzano, Sondrio)
Webcam Passo dello Stelvio, 2757 metri slm, il valico automobilistico più alto d'Italia e il... Leggi tutto...
Immagine Webcam in Sicilia
Una selezione delle webcam disponibili nella regione Sicilia Palermo (PA)Capaci (PA)Marineo... Leggi tutto...
Immagine Climatologia e Ambiente - Guido Caroselli
 è un saggio che tratta temi di grande e pressante attualità, dedicato a tutti coloro che... Leggi tutto...
Immagine La neve. Cos'è e come si prevede - Bertoni, Galbiati, Giuliacci
Nevicherà? Questa è la trepidante domanda che ogni inverno ci poniamo, fin dalla più tenera... Leggi tutto...
Immagine UN PASSO OLTREOCEANO PER PARLARE DELL’INTENSA ONDATA DI GELO IN ARRIVO SUGLI S...
Il Nord America si appresta a vivere un’intensa ondata di gelo nel vero senso del termine.... Leggi tutto...
Immagine TEMPORANEO PEGGIORAMENTO E LA TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA
Seguendo il solito filo conduttore, il tempo continua a far parlare di sé mandando sul... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

Meraviglie della natura: Calamari giganti e Diatomee

Meraviglie della natura: Calamari giganti e Diatomee

Calamari giganti e diatomee (non in scala)Due meraviglie della natura, due meraviglie che vivono in acqua, da un gigante marino ad un minuscolo abitante acquatico. Ne parliamo qui, partendo da un nome astruso: Architeuthis princeps, in realtà meglio conosciuto come calamaro gigante.

Esso appartiene al gruppo più evoluto dei Molluschi, i Cefalopodi, così chiamati a causa dei tentacoli, che in questo animale arrivano a misurare anche fino a 12 metri di lunghezza, oltre i 5-6 metri del corpo.

Scoperto e descritto per la prima volta verso la metà del XIX secolo, si tratta di un animale in verità piuttosto raro, che vive a grandi profondità sia nell'oceano Atlantico che nel Pacifico.

Tante le leggende che possono essere attribuite ai Cefalopodi giganti: tra tutte possiamo ricordare quello famoso del romanzo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari, legato all'apparizione di un gruppo di polpi enormi, simili appunto al calamaro gigante, che assalgono l'equipaggio del Nautilus.

Nel Mediterraneo è possibile invece trovare il calamaro comune (Loligo vulgaris), lungo fino a 1 metro e 20 centimetri tentacoli compresi, che vive nella zona litoranea sui fondali sabbiosi, e l'Ommastrephes bartramii, specie affine che supera il metro di lunghezza e vive in alto mare compiendo talvolta balzi spettacolari fuori dall'acqua.


Passiamo ora alle Diatomee o Bacillarioficee, che comprendono organismi unicellulari capaci di fotosintesi. Si tratta di alghe unicellulari non flagellate, comparse nel Cretaceo, circa 145 milioni di anni fa.

Rappresentano una delle più importanti classi di microalghe in ambiente marino e di acqua dolce. Sono formate da una parete cellulare impregnata di silice, che costituisce quello che viene chiamato "frustolo", ovvero un elemento formato da due metà che si incastrano come ilfondo e il coperchio di una scatola, con forme e disegni variabili.

Questa caratteristica fa si che tra le loro esigenze nutritive ci sia anche la silice in forma solubile. In certi ambienti la scarsità di questo elemento può essere addirittura determinante nel precludere l'insediamento di Diatomee o, quanto meno, nel regolarne la densità di popolazione.

Le Diatomee costituiscono la maggior parte del fito-plancton marino, alla base della catena alimentare.

Nel corso dei millenni i frustoli di questi organismi hanno formato enormi depositi sedimentari di diatomite (detta anche "farina fossile"). Poiché le varie specie vivono in ambienti con particolari condizioni di salinità, pressione e temperatura, le Diatomee fossili rivestono notevole interesse per risalire alle condizioni climatiche dei bacini in cui vivevano. Alle Diatomee anche il quarzo diffuso nel mare è indispensabile per costruire il sottile guscio con cui si ricoprono.

Stampa