Fulmini GLOBULARI: cronistoria di un evento rarissimo
Fulmini GLOBULARI: cronistoria di un evento rarissimo
Acquapendente (VT). Siamo nella prima parte della mattinata dell'11 Settembre 2014, precisamente alle ore 9:25.
Mi trovo nella mia camera da letto, mi sveglio solo qualche decina di minuti prima (intorno alle 9:05), chissà forse perché l'inconscio si ricordava le previsioni meteo realizzate il giorno prima, quando avevo pronosticato il passaggio di una linea temporalesca all'incirca proprio in quel momento del mattino.
Verso le 9:10 apro la finestra e c'è una bella nebbia: rimango un po' stupito, lascio la finestra aperta per far entrare un po' di aria fresca.Nel frattempo accendo il notebook sulla scrivania e lo collego alla rete elettrica.Dopo pochi minuti, con la nebbia ancora presente, sento fragori di tuono in lontananza, verso nord-ovest per la precisione, accenno un sorriso orgoglioso (per la previsione centrata).
Passa qualche altro minuto e la nebbia si dissolve completamente e a gran velocità, chiudo la finestra e stacco l'alimentatore sia dal portatile che dalla presa elettrica (a causa dei tuoni in avvicinamento).
Intanto il mio fedele e vegliardo gattone, al tempo ancora tra noi, sonnecchiava ai piedi del mio letto in tutta tranquillità.Avete presente quando con le ciabatte calzate a pelle sentite freddo ai piedi? Ebbene, in quel frangente sentivo il bisogno di indossare delle calze, per cui mi alzo dalla sedia davanti alla scrivania su cui poggia il notebook (lo stesso con il quale vi sto scrivendo), apro l'armadio, afferro i calzini e mi appoggio sul letto per infilarli.
Siamo giunti al momento fatidico (ore 9:25), tutto avviene in pochissimi secondi, infilati entrambi i calzini, vedo il gatto notevolmente più arzillo, ci giriamo insieme verso la scrivania.A circa 10/20 cm alla destra dello schermo del portatile, si era materializzata una sfera di luce, grossa all'incirca come il pugno della mia mano, con un colore penetrante tra l'azzurro intenso e il bianco lucido.
In pochissimi secondi, circa 4 dal nostro (mio e del micio) avvistamento, la sfera di luce da una posizione fluttuante ma statica compie delle rotazioni su se stessa e di poco verso l'altro, andando alla fine ad esplodere, con il rumore simile a quando esplodono circa 3 lampadine (o due miniciccioli) contemporaneamente.
Non ho impiegato molto a capire come ci fossero fondate possibilità di aver assistito ad un evento sensazionale, di una rarità estrema, la creazione di un piccolo fulmine globulare all'interno delle mura di una abitazione, proprio tra le mura della mia camera da letto.A pochissimi minuti dall'evento, appena controllato l'operatività del notebook, ho subito scritto (con toni notevolmente eccitati) ad un mio caro amico Meteorologo appassionato di questo tipo di eventi, che in tempo reale confermò i miei sospetti, probabilmente si trattò di un piccolo fulmine globulare.
Ma che cos'è un fulmine globulare? << Un fulmine globulare è uno stravagante fenomeno luminoso dell'atmosfera, piuttosto raro e di breve durata. Si tratta di un piccolo globo luminoso, di forma pressoché sferica e di diametro variabile (tra qualche cm e 1 metro circa), fermo ma, più frequentemente, in rapido e casuale movimento. Si può avvistare sia in presenza sia in assenza di temporali, sia all'aperto (quelli più grandi) o persino all'interno di abitazioni o nelle fusoliere degli aerei. Questo curioso fenomeno è ancor oggi poco compreso.Solitamente con i bordi sfumati e un nucleo più luminoso. Può essere visibile da pochissimi secondi a qualche minuto. Il suo colore può variare dal rosso, arancio, giallo, bianco e blu, con luminosità intensa e percepibile anche in condizioni di luce diurna. La sua scomparsa è solitamente caratterizzata da un affievolimento della luminosità, ma può anche scomparire improvvisamente con una esplosione, lasciando un odore di zolfo o, più comunemente, di ozono, simile a quello che si origina dalle scariche elettriche in aria libera.Non è ancora ben chiaro se un fulmine globulare possa passare attraverso pareti o finestre senza danneggiarle.Secondo i ricercatori dell'Università di Canterbury il fulmine globulare si originerebbe invece da una particolare reazione chimica tra un "normale" fulmine a scarica e il terreno.Dall'impatto si originerebbero filamenti di microparticelle di silicio, lunghi circa 100 nanometri che, bruciando a contatto con l'ossigeno, emetterebbero l'energia necessaria a formare un fulmine globulare.Questa ipotesi giustificherebbe il fatto che il fulmine globulare possa essere visibile anche a distanza di qualche minuto dalla caduta del fulmine: molte testimonianze riferiscono infatti di fulmini globulari non direttamente associati a fulmini normali >>.
Per concludere, tutte le volte che ripenso a quella mattinata, dentro di me è una notevole emozione che si rinnova, conscio della grande fortuna che ho avuto nell'aver assistito, seppur per pochissimi istanti a questo affascinante evento atmosferico.
A cura di Francesco Del Francia