L’EVOLUZIONE DELLA GOCCIA FREDDA E IL TEMPO PREVISTO PER VENERDÌ 29 E SABATO 30 NOVEMBRE
L’EVOLUZIONE DELLA GOCCIA FREDDA E IL TEMPO PREVISTO PER VENERDÌ 29 E SABATO 30 NOVEMBRE
La goccia fredda, responsabile della breve parentesi di stampo invernale in arrivo in Italia entro le prossime 48 ore, si trovava questo pomeriggio sulla Polonia. La nuvolosità ad essa associata, che l’occhio del satellite ci mostrava a forma di virgola, individuava la parte più avanzata della nuova massa d’aria che nel pomeriggio odierno si è portata a ridosso dell’arco alpino e che tra questa notte e domani mattina raggiungerà la penisola balcanica per iniziare, da qui, ad affluire sull’Italia (fig. 1, a sinistra). La stretta figura depressionaria evolverà verso sud-sudest piuttosto velocemente, incalzata da un rapido aumento della pressione atmosferica sui Paesi dell’Europa centro-orientale: nella notte su sabato il nucleo in quota farà il proprio ingresso sul settore adriatico centrale mentre al suolo il fronte freddo associato, che segnerà la parte più avanzata dell’irruzione, avrà già raggiunto la Sicilia sotto la guida del minimo barico che al livello del mare si porterà tra il Mare Ionio e la Grecia (fig. 1, a destra). Entro sabato l’aria fredda avrà così raggiunto tutta l’Italia.
Già a partire da domani mattina, la parte più avanzata dell’irruzione raggiungerà il settore adriatico centro-settentrionale presentandosi con un’intensificazione dei venti di bora che la guideranno in parte verso la Pianura Padana e in parte verso il Centro-Sud (fig. 2, a sinistra). Nel pomeriggio di sabato sarà raggiunto l’apice del raffreddamento, con il campo di temperatura a 850 hPa – cioè a circa 1500 metri – che raggiungerà valori fino a -2/-3 °C sulle regioni peninsulari (fig. 2, a destra): l’ultimo giorno dell’autunno meteorologico sarà così caratterizzato da un’anomalia termica negativa di 4-6 °C che si risolverà comunque in breve tempo perché già entro domenica sera le temperature alla medesima quota saranno tornate su valori positivi, compresi tra +2 e +5 °C.
Il passaggio della goccia fredda causerà condizioni di instabilità che si presenteranno più attive sul versante adriatico centrale e sulle regioni meridionali. Già domani, nel corso del giorno, le precipitazioni da sparse a diffuse e di intensità per lo più tra debole e moderata si presenteranno su Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio meridionale, regioni meridionali peninsulari e Sicilia tirrenica. Qualche piovasco anche sulla Sardegna, specie sulla costa nord-orientale. Man mano che affluirà l’aria fredda, il calo della quota dello zero termico porterà la neve a cadere sui rilievi a quote via via più basse, fino a raggiungere gli 800-1100 metri sull’Appennino Centrale ed i 1200-1400 metri su quello meridionale. Sabato, invece, le precipitazioni si trasferiranno sulle estreme regioni meridionali, andando a interessare soprattutto la Sicilia centro-settentrionale, la Calabria meridionale e la Puglia con nevicate sui rilievi fino a quote per lo più comprese tra i 900 ed i 1200 metri. Le correnti nord-orientali, ancora attive, continueranno a subire il sollevamento orografico sulle regioni adriatiche centrali, dove avremo ancora precipitazioni specie sulle aree interne e a carattere nevoso fino a quote collinari, specie nella prima parte della giornata.
Venti in intensificazione con provenienza in genere tra nord e nord-est, fino a raggiungere intensità tra moderata e forte nella giornata di sabato, quando soffieranno anche raffiche di burrasca sui bacini centro-meridionali di ponente e sul Mare Adriatico. Mari, in genere, fino a molto mossi e agitati salvo il Mar Ligure e il Tirreno centro-settentrionale che saranno in genere mossi e stirati sottocosta. Temperature in diminuzione: i valori massimi di sabato, giornata più fredda, saranno per lo più compresi tra 7 e 11 °C al Nord, 8-12 °C al Centro, 9-13 °C al Sud e 12-16 °C sulle due Isole Maggiori. A causa dell'intensa ventilazione avvertiremo più freddo per l'effetto wind-chill (raffreddamento da vento), ma si tratterà di temperature consoni ad una normale irruzione e non di certo tipiche di un flusso di aria gelida.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera