Immagine Meteo e Clima in Provincia di Frosinone
La provincia di Frosinone è una provincia italiana del Lazio e che confina ad est con l'Abruzzo (provincia dell'Aquila), a sud-est con il Molise (provincia di... Leggi tutto...
Video rubrica Tempo al Tempo

Il VIDEO-METEO del Capitano Sottocorona

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Immagine Il Tempo per tutti e Tempo, Vita e Salute - Guido Caroselli
Nato a Roma il 28 Luglio 1946, è Meteorologo, esperto di clima e di ambiente, giornalista.È stato... Leggi tutto...
Immagine I più grandi eventi meteorologici della storia - Paolo Corazzon
: cosa si nasconde dietro al mito del Diluvio Universale? Quanto incisero le condizioni... Leggi tutto...
Immagine Spaghetti Ensemble di Roma
Gli spaghetti Ensemble del modello americano GFS località per località. L'andamento del... Leggi tutto...
Immagine WRF Li-K (ita) - 8km NMM by GFS
Modello WRF-NMM-8km, GFS, con la mappa sull'Italia del Lifted Index e del K index, entrambi indici... Leggi tutto...
Immagine RASSICURAZIONI SULL’URAGANO DANIELLE
PER TUTTI – Danielle, la tempesta tropicale presente ad ovest delle Isole Azzorre ed evoluta a... Leggi tutto...
Immagine PRIMI SEGNALI DI UNA FASE INVERNALE DEGNA DI NOTA DOPO IL 6 FEBBRAIO
In Italia, le ondate di freddo degne di essere chiamate tali devono essere costruite a tavolino. La... Leggi tutto...

Le ultimissime dal Televideo RAI

Anteprima Televideo RAI

ESTREMI METEO OGGI. RETE LMT

I PERIODI DI «CALDO ANOMALO» ED IL LORO IMPATTO SUL BILANCIO CLIMATOLOGICO MENSILE

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 13 Luglio 2024 11:00

I PERIODI DI «CALDO ANOMALO» ED IL LORO IMPATTO SUL BILANCIO CLIMATOLOGICO MENSILE

Tendenza per dopo la metà di luglio 2024Come abbiamo ribadito più volte, le medie climatologiche di riferimento sono calcolate tenendo conto dell’evoluzione meteorologica che si sussegue su una località per almeno trent’anni. Per quanto riguarda la temperatura, ad esempio, quel valore medio tiene conto delle fasi più fresche e di quelle più calde che si sono avvicendate nel corso del tempo. Diventa quindi normale se la dinamica atmosferica dovesse proporre una certa alternanza tra queste fasi perché, per dirla in parole più semplici, la media climatologica è fatta per starci un po’ sopra e un po’ sotto e, di conseguenza, non ci dobbiamo assolutamente meravigliare se si vivono giornate più fresche alternate ad altre più calde o in perfetta media climatologica: questa alternanza è il segno che la variabilità del tempo – che è una caratteristica delle nostre latitudini – riesce a trovare un giusto equilibrio nella successione degli scenari, pescando dal mazzo un po’ tutte le carte.

Il punto di vista cambia nel momento in cui le fasi più calde o più fredde del normale durano a lungo e arrivano a ricoprire periodi di una settimana e talvolta anche di 10-14 giorni: in questo caso è lecito parlare di «fase anomala» della circolazione atmosferica se dell’anomalia è significativa e duratura. L’ultimo caso che rispecchia questa caratteristica del comportamento del tempo è proprio la fase con temperature ben superiori alle medie climatologiche che la maggior parte della nostra penisola sta vivendo da diversi giorni e che, come abbiamo visto dall’analisi della linea di tendenza, durerà ancora per almeno una settimana (fig. 1).

La stazionarietà del «segnale caldo» è indice di persistenza del disegno barico che la determina e che, in questo caso, è connesso al promontorio nord africano: per l’intensità del segnale e per la sua durata, possiamo quindi dire che soprattutto le regioni centro-meridionali stanno vivendo un periodo di «caldo anomalo» non più liquidabile con un semplice… «Eh, ma è estate ed è normale che faccia caldo!» perché il problema non è tanto il fatto che le temperature siano oltre la media, ma è di quanto e per quanto. Se il segnale anomalo diventa di lunga durata e arriva ad abbracciare anche una decina di giorni, vuol dire allora che esso è potenzialmente in grado di condizionare poi il bilancio climatologico mensile della località e della regione che ne è interessata e lo è ancor di più se nel corso del mese quello stesso segnale si ripropone e quindi diventa anche «frequente». A tal proposito, per comprendere meglio questo concetto, ci viene in aiuto il comportamento del mese di giugno che abbiamo ormai archiviato negli annali climatologici. Se analizziamo l’anomalia della circolazione atmosferica tra Oceano Atlantico, Europa ed entroterra nord africano, possiamo vedere come la dinamica atmosferica abbia reiterato lo stesso tipo di segnale a tal punto da poterlo vedere nitido anche su una media mensile.



Dal momento che con le lettere A e B (fig. 2, a sinistra) si indicano rispettivamente dove ha prevalso il segnale anticiclonico e depressionario valutato sulla superficie isobarica di 500 hPa, possiamo concludere che le nostre regioni centro-meridionali sono state maggiormente influenzate dalla presenza di un ricorrente anticiclone che ha condizionato il tempo soprattutto sul Mediterraneo orientale. Il Nord, al contrario, ha maggiormente subìto l’influenza del segnale ciclonico che si è mostrato ricorrente sulla penisola iberica. Dal punto di vista termico, possiamo dire che quel campo anticiclonico a est ha preso forma come risposta alle ricorrenti avvezioni di aria calda subtropicale che hanno portato, tra la Turchia e il Mar di Levante, anomalie positive di temperatura a 850 hPa – cioè a circa 1500 metri – fino a 5-6 °C oltre la media del periodo 1991-2020 (fig. 2, a destra). Queste avvezioni hanno interessato anche le nostre regioni centro-meridionali, dove lo scarto dal clima alla stessa quota è stato compreso tra +1.5 e +3.5 °C. Al di là del dato, notate forse un particolare nel disegno barico che ha contribuito a plasmare queste anomalie? Quella linea tratteggiata che ho inserito ci dice semplicemente che la dinamica atmosferica ha percorso spesso la strada tipica delle configurazioni di blocco, in questo caso «a omega rovesciato» con un canale depressionario stretto da due canali anticiclonici.

Ma se parliamo di blocchi, vuol dire allora che quella variabilità del tempo di cui abbiamo parlato all’inizio non è assolutamente caratterizzante e che il comportamento medio è deciso dallo stesso tempo meteorologico. Per quanto riguarda l’Italia, l’impronta che questa evoluzione ha lasciato nel mese di giugno è stata come sempre quantificata dall’analisi dell’anomalia di temperatura da parte dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna (fig. 3): quel +1.49 °C di anomalia termica registrata al Sud rispetto al clima 1991-2020, che fa per le regioni meridionali il 5° mese di giugno più caldo dall’inizio delle rilevazioni, è proprio la conseguenza di un segnale atmosferico intenso e persistente che porta il bollino del promontorio nord africano. Ecco perché le fasi caratterizzate da «caldo anomalo», proprio come quella che stiamo vivendo e che vivremo ancora per diversi giorni, vanno oltre una normale oscillazione dello stato del tempo. La persistenza e l’intensità di queste fasi sono due aspetti chiave per comprendere come esse possono condizionare un bilancio climatologico mensile: con buona probabilità, anche luglio non sarà da meno.

Circolazione atmosferica e anomalie a giugno 2024

Anomalie della temperatura in italia a giugno 2024

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Per le classiche previsioni del tempo, vai al meteo per oggidomani, oppure al METEO SETTIMANALE » LunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenica.

Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

Stampa