UN’ONDATA DI CALDO IN ARRIVO CON IL MINIMO SFORZO
UN’ONDATA DI CALDO IN ARRIVO CON IL MINIMO SFORZO
Ormai ci siamo. Con l’avvio della prossima settimana un’ondata di caldo interesserà l’Italia e risulterà più intensa sulle regioni centro-meridionali. Sarà una situazione un po’ particolare quella che andrà delineandosi perché questa volta, complici le temperature molto elevate che si registrano in media e bassa troposfera sull’entroterra algerino e marocchino, sarà davvero minimo l’impegno che dovrà compiere la dinamica atmosferica per sollecitare la risalita della massa d’aria subtropicale continentale verso il Mediterraneo.
Nel penultimo intervento, avevamo a tal proposito sottolineato proprio come queste elevate temperature andassero a gonfiare come un palloncino la struttura della colonna d’aria presente sulla verticale del deserto sahariano confinato a queste aree: questo rigonfiamento è ben evidenziato dalla quota a cui si collocherà a metà della prossima settimana la superficie isobarica di 500 hPa, cioè quella sorta di lenzuolo infinitamente grande che ondeggia in quota e che si trova mediamente a 5500 metri perché a questa altezza, in atmosfera standard, si registra proprio la pressione atmosferica di 500 hPa.
Ebbene, in questo caso questa superficie-lenzuolo salirà fino a superare probabilmente i 6000 metri perché quell’aria molto calda presente sotto, che avrà temperature fino a 33-35 °C a 850 hPa (1500 metri), avrà un’azione lievitante che porterà il palloncino a espandersi verso l’alto insieme a tutte le superfici riferite alle varie quote isobariche, compresa quella di 500 hPa a cui abbiamo fatto riferimento.
Servirà allora appena un cenno di cavo d’onda in approccio alle coste dell’Europa occidentale per innescare alle quote superiori tese correnti sud-occidentali che risucchieranno parte di quella massa d’aria rovente presente sulla verticale dell'entroterra sahariano indirizzandola verso la nostra penisola. Questa dinamica favorirà così, in particolar modo al Centro-Sud, l'arrivo di isoterme a circa 1500 metri su valori per lo più compresi tra 20 e 25 °C.
Dalla prossima analisi inizieremo ad entrare nei dettagli dell’evoluzione.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera