PROSSIMA SETTIMANA: ITALIA AL CENTRO DI UNA CIRCOLAZIONE FRESCA E INSTABILE
PROSSIMA SETTIMANA: ITALIA AL CENTRO DI UNA CIRCOLAZIONE FRESCA E INSTABILE
Eppur si muove. Piano piano, con la velocità di una tartaruga, la dinamica atmosferica inizia a rimettere in marcia le correnti zonali per liberare il bacino centro-occidentale del Mediterraneo da quell’ondulazione semistazionaria che ha rappresentato il filo conduttore del tempo della nostra penisola, rimasta per alcune settimane esposta all’ampio ventaglio di condizioni atmosferiche che hanno oscillato tra il tempo fresco e instabile (specie al Nord) e quello caldo e stabile (specie al Sud), con il carico di polveri sahariane a fare da comune denominatore.
L’immagine satellitare delle ore 7 di questa mattina ci mostra infatti un primo avanzamento della saccatura iberica, prevista sfilare verso nord-est e incalzata da un più profondo ed organizzato cavo d’onda che arriverà domani sulla Francia, per fare poi da qui il proprio ingresso sulla nostra penisola passando dalla Valle del Rodano (fig. 1). Sarà questa evoluzione ad allontanare gradualmente dall’Italia il richiamo di aria calda subtropicale e il carico di polveri sahariane. Entrerà quindi aria relativamente più fresca dai quadranti nord-occidentali che riporterà le temperature su valori più consoni alle nostre latitudini e che rinnoverà anche le condizioni di instabilità atmosferica, dal momento che la circolazione dell’aria alle quote superiori sarà governata da una figura di bassa pressione che assumerà la forma di una goccia fredda.
Con buona probabilità, il raggio d’azione di questa circolazione ciclonica non sarà sufficientemente ampio da inglobare appieno nella fenomenologia anche le regioni meridionali che dovrebbero purtroppo restare ai margini e quindi avere meno occasioni per ricevere precipitazioni, qui attese come una benedizione visto il perdurare di una situazione siccitosa: in particolare, sarà probabilmente l’area ionica a trovarsi più lontana da questo coinvolgimento.
Al Centro-Nord e sulla Sardegna, invece, la probabilità di assistere alla prevalente formazione di rovesci e temporali sarà più elevata, ad iniziare dalle regioni settentrionali che inizieranno a risentire del nuovo impulso in arrivo già nella giornata di domenica. Sia chiaro però che il tipo di situazione atmosferica che andrà delineandosi non deporrà per un tipo di tempo perturbato: essere interessati infatti da condizioni di instabilità significa semplicemente che non bisogna fare affidamento sulle schiarite che sicuramente ci saranno ma che si alterneranno a fasi della giornata in cui avremo annuvolamenti anche intensi e assisteremo ad uno o più cicli temporaleschi, in prevalenza diurni.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera