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L’ONDATA DI CALDO SARÀ COME SEMPRE UN BILANCIO TRA FATTORI FAVOREVOLI E FATTORI ATTENUANTI: ECCO I MOTIVI

Scritto da Andrea Corigliano Lunedì 17 Giugno 2024 17:00

L’ONDATA DI CALDO SARÀ COME SEMPRE UN BILANCIO TRA FATTORI FAVOREVOLI E FATTORI ATTENUANTI: ECCO I MOTIVI

Mappe attese per il 20-21 giugno 2024La settimana appena iniziata vedrà il debutto dell’estate anche dal punto di vista astronomico e coinciderà con l’arrivo di un’ondata di calore, prevista intensa soprattutto al Centro-Sud. Prima di chiudere il cerchio e di dare una stima delle temperature massime previste soprattutto tra giovedì 20 e venerdì 21 – cioè nel corso delle quarantotto ore in cui si prevede la massima espansione meridiana dell’onda di calore – vorrei fornire una spiegazione sui fattori che contribuiranno a determinare questa situazione meteorologica. Partiamo con il dire che non tutte le componenti contribuiranno al rialzo termico perché ci saranno alcune che schiacceranno sull’acceleratore per fare aumentare la temperatura nei bassi strati e altre che proveranno a schiacciare il pedale del freno per far sì che l’aria non si riscaldi troppo.

Vediamo allora quali sono questi fattori, anche per soddisfare la curiosità di chi desidera magari conoscere i meccanismi che entrano in gioco per far sì che si raggiunga un determinato valore termico. Insomma, da dove deriveranno quei 35 o quei 38 °C? Saranno favorevoli al riscaldamento dei bassi strati l’entità del trasporto – cioè l’avvezione – dell’aria calda subtropicale e la posizione dell’asse del promontorio (fig. 1). Farà molto caldo, infatti, soprattutto dove sarà più intensa l’avvezione in quota della massa d’aria in arrivo dell’entroterra nord africano: come è noto, questa condizione si verifica a sinistra e immediatamente a destra dell’asse della campana anticiclonica (linea nera tratteggiata) e di conseguenza ecco spiegato il motivo per cui saranno le regioni centro-meridionali a sperimentare i massimi effetti di questa dinamica riscaldante.

In secondo luogo, farà molto caldo soprattutto dove ci sarà anche il massimo trasporto di «vorticità negativa» da parte del promontorio stesso (si vedano i «segni meno» a destra dell’asse), cioè dove si verificherà la condizione che in pratica riscalda la massa d’aria: come in tutte le circolazione anticicloniche, l’aria è infatti costretta a muoversi dall’alto verso il basso e quindi verso strati in cui la pressione atmosferica, aumentando, ne determina una compressione e quindi un aumento della sua temperatura, partendo però da valori che a circa 1500 metri (850 hPa) raggiungono già il ragguardevole valore di 23-24 °C (fig. 2), cioè di 8-10 °C sopra la media. Diventa allora ovvio che il riscaldamento di una massa d’aria già molto calda in partenza determini nei bassi strati temperature particolarmente elevate e spesso superiori ai 35 °C.



Attenueranno invece il riscaldamento il trasporto di polveri sahariane e il passaggio di nuvolosità per lo più di tipo alto. Non dimentichiamoci, infatti, che l’espansione del promontorio nord africano sarà connessa alla saccatura nord-atlantica che andrà a posizionarsi sulla penisola iberica: agendo insieme come se fossero due ingranaggi, le due figure bariche non solo incentiveranno la risalita dell’aria calda, ma il flusso meridionale trasporterà anche del particolato composto da polveri desertiche (fig. 3, a sinistra) che renderanno il cielo opaco e quindi incapace di lasciar passare tutta la radiazione solare.

Dal momento che una percentuale di radiazione sarà in parte schermata anche dalla nuvolosità per lo più alta e sottile che è prevista transitare tra il bordo orientale della saccatura e quello occidentale del promontorio, ci aspettiamo che questi due contributi possano in parte attutire gli effetti del riscaldamento nei bassi strati in modo più o meno evidente a seconda del loro peso: in altre parole, sono quei fattori che possono incidere per togliere ai picchi all'incirca 2-4 °C. Volendo riassumere questi concetti come se l’andamento termico fosse una pietanza preparata seguendo una ricetta, potremmo dire che i fattori favorevoli al riscaldamento saranno un po’ come gli ingredienti principali per cucinare il piatto, mentre i fattori attenuanti saranno gli ingredienti secondari per dosarne il «gusto»: i primi ci dicono che al Centro-Sud farà anche molto caldo, i secondi decidono se i gradi saranno 35-37 °C o 38-40 °C, giusto per fare un esempio. Detto questo, non ci rimane che stilare la previsione delle temperature massime previste, accompagnandola anche alla previsione del disagio fisiologico per vedere dove il caldo sarà torrido (cioè secco) e dove sarà afoso (cioè umido): lo faremo dal prossimo articolo.

Temperature attese il 20-21 giugno 2024

Polveri sahariane e nubi alte

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera


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