PROSSIMA SETTIMANA ITALIA CONTESA TRA DUE CIRCOLAZIONI OPPOSTE: UNA FRESCA E PIOVOSA E UNA PIÙ STABILE E CALDA
PROSSIMA SETTIMANA ITALIA CONTESA TRA DUE CIRCOLAZIONI OPPOSTE: UNA FRESCA E PIOVOSA E UNA PIÙ STABILE E CALDA
Si è conclusa la fase instabile che ha finalmente portato le piogge anche sulle assetate regioni meridionali e in particolare in Sicilia, stremata da una situazione di grave siccità. Servirebbero ora altre fasi piovose come quella che è appena terminata per riuscire a risanare il pesante deficit idrico, ma per il momento è probabile che l’episodio idrometeorico che si è appena verificato sul Sud Italia sia solo una parentesi che si è aperta e chiusa per lasciare di nuovo spazio a prevalenti condizioni di stabilità atmosferica.
Nel corso della prossima settimana, infatti, una nuova pulsazione perturbata proveniente dall’Oceano Atlantico andrà a rimodellare gli equilibri barici sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo attraverso un graduale calo delle altezze di geopotenziale in quota sui settori occidentali europei, dove andrà posizionandosi il cuore pulsante di un’attiva saccatura alimentata da aria polare marittima. La circolazione atmosferica seguirà così la disposizione del vasto canale depressionario per inviare soprattutto verso le nostre regioni settentrionali aria fresca e instabile che, in particolar modo tra martedì 14 e venerdì 17 maggio, si contenderà la nostra penisola insieme a un flusso subtropicale che la medesima saccatura incentiverà a risalire soprattutto verso le estreme regioni meridionali.
Due masse d’aria molto diverse tra di loro, indicate a circa 1500 metri (850 hPa) da isoterme intorno ai 7-10 °C al Nord e a tratti anche superiori ai 20 °C al Sud, scorreranno così una accanto all’altra per plasmare situazioni meteorologiche molto diverse per quanto riguarda non solo lo stato del cielo ma anche la temperatura che, al suolo come in quota, mostrerà un significativo gradiente sul piano orizzontale attraverso tutto lo Stivale. Se le regioni settentrionali e in particolare le regioni alpine e prealpine andranno così incontro a un nuovo periodo che potrebbe essere molto piovoso – vedremo nei prossimi interventi qualche dettaglio sulle aree maggiormente coinvolte e sulle stime pluviometriche – quelle meridionali resteranno in parte sotto la modesta azione stabilizzante del ramo ascendente di un promontorio subtropicale, in espansione dall’entroterra libico verso il Mediterraneo centro-orientale.
Se le prime risentiranno così degli effetti dell’aria più fresca con temperature massime che, con buona probabilità, raggiungeranno a stento i 20 °C, quelle meridionali andranno incontro a condizioni termiche in cui non sarà così improbabile osservare valori massimi localmente anche superiori ai 30 °C, specie se e dove interverranno effetti locali di subsidenza in grado di esacerbare la compressione adiabatica della massa d’aria.
Tra le due situazioni opposte si troveranno le regioni centrali dove, pur in un contesto termico dalle caratteristiche estive, la presenza maggiore o minore di nuvolosità e di eventuali precipitazioni scorrerà sul filo dell’isobara, cioè dipenderà dalla forza che avranno le due circolazioni opposte di fare qualche passo avanti per sottrarre terreno alla figura barica antagonista.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera