LA DINAMICA DELL’ARIA FREDDA CHE PORTERÀ UNA FASE INVERNALE TRA NATALE E SANTO STEFANO
LA DINAMICA DELL’ARIA FREDDA CHE PORTERÀ UNA FASE INVERNALE TRA NATALE E SANTO STEFANO
Nell’ultima analisi relativa all’evoluzione atmosferica attesa tra il venerdì 25 e sabato 26 dicembre possiamo finalmente caratterizzare meglio l’irruzione di aria artica che avrà il merito di portare una fase invernale sulla nostra penisola proprio in questi due giorni di festa. Nelle valutazioni che abbiamo esposto nei giorni scorsi ci siamo limitati solo a parlare di aria fredda in arrivo senza definire ulteriormente l’evento perché la complessità dell’evoluzione non poteva ancora permetterci di arrivare a definire questi dettagli.
Oggi, invece, grazie agli ultimi aggiornamenti che hanno ulteriormente migliorato il grado di attendibilità previsionale, possiamo seguire meglio come avverrà l’irruzione aprendo le due finestre temporali corrispondenti al primo pomeriggio di Natale e al primo pomeriggio di Santo Stefano. Come ci mostra la prima figura, che illustra la temperatura e la circolazione previste a 850 hPa (cioè a circa 1500 metri), nel corso del pomeriggio di venerdì 25 dicembre l’aria fredda avrà raggiunto con la sua parte più avanzata la Toscana, la Romagna e il nord della Sardegna che saranno attraversate dall’isoterma di 0 °C.
Questa dinamica sarà resa possibile dalla formazione di un centro di bassa pressione che molto probabilmente prenderà forma sul Golfo Ligure e che da questa posizione incentiverà l’afflusso freddo dalla Valle del Rodano e dalla porta di Trieste: stante la posizione del minimo, in una prima fase sarà la strada occidentale quella a essere maggiormente battuta dall’aria artica che porterà l’isoterma di -5 °C fino al largo del Golfo del Leone e valori fino a -7/-8 °C sul sud della Francia. Man mano che il minimo orografico tenderà a spostarsi verso levante e a muoversi verso il Tirreno, si aprirà anche la porta orientale e l’aria fredda riuscirà ad entrare in modo più deciso anche in Pianura Padana, addossandosi verso sera soprattutto lungo i pendii padani dell’Appennino ligure di levante e di quello tosco-emiliano dove sono previsti i valori termici più bassi, intorno a -4/-5 °C.
Il calo termico che sperimenteremo entro sabato 26 dicembre sarà sensibile non tanto perché arriverà chissà quale irruzione di aria fredda, ma perché proveniamo da una fase insolitamente mite. Avere infatti l’ingresso di isoterme con valori per lo più compresi tra 0 e -5 °C è il minimo per una classica irruzione di aria fredda che si verifica nella stagione invernale. Tra l’altro, il cambio di circolazione che inizierà a farsi sentire da domenica chiuderà rapidamente questa parentesi sulle nostre regioni centro-meridionali, mentre sul Nord e in particolare al Nord-Ovest potrebbe rimanere aperta qualche giorno in più.Concludo qui i miei interventi perché nei prossimi giorni mi prenderò un periodo di pausa. Ci rileggeremo l’anno nuovo. Colgo allora l’occasione per augurare a tutti voi liete festività e per ringraziarvi per l’assiduità con cui seguite gli aggiornamenti.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera