ANCORA UNA SETTIMANA CON L’ANTICICLONE SUBTROPICALE, POI POSSIBILE UN SUO DECLINO
ANCORA UNA SETTIMANA CON L’ANTICICLONE SUBTROPICALE, POI POSSIBILE UN SUO DECLINO
La strada per ritrovare un briciolo di normalità stagionale è ancora abbastanza lunga perché almeno fino alla prima metà della prossima settimana la figura anticiclonica che ancora domina incontrastata sul settore occidentale europeo non mostrerà alcuna intenzione di lasciare campo libero a una nuova circolazione atmosferica. Al contrario, tra sabato 3 e lunedì 5 febbraio il campo di alta pressione si intensificherà ulteriormente a causa di un nuovo e significativo apporto di aria subtropicale in quota che ne determinerà un ulteriore irrobustimento.
La nostra penisola si troverà ancora esposta agli effetti di questa nuova dinamica evolutiva che sarà caratterizzata dallo spostamento, proprio verso le nostre regioni a partire da quelle di ponente, dei massimi di geopotenziale in quota e di pressione al suolo della vasta struttura barica. Il picco del caldo anomalo – maggiormente avvertibile in collina, in montagna, dove si attiveranno eventuali correnti favoniche e non saranno attive le inversioni termiche – attraverserà così tutta l’Italia tra il 3 e il 6 febbraio spingendo le temperature su valori che potrebbero portarsi anche di 8-12 °C oltre le medie climatologiche di inizio febbraio: vedremo nei prossimi giorni qualche particolare in più su questo aspetto che riguarderà la previsione del campo termico.
Con buona probabilità, entro mercoledì della prossima settimana potremmo quindi arrivare alla fine della fase di egemonia assoluta di questo periodo anticiclonico, iniziato tra il 23 e il 24 gennaio: analizzando infatti in chiave probabilistica gli scenari evolutivi calcolati dalla modellistica numerica per i giorni a seguire, a partire dal 6-7 febbraio possiamo evidenziare due nuovi timidi segnali. Il primo riguarda il lento e graduale calo delle temperature e il secondo riguarda la comparsa di qualche scenario piovoso che al momento sembrerebbe un po’ più convinto sulle regioni centro-settentrionali.
Nei giorni a cavallo tra la prima e la seconda decade di febbraio potrebbe quindi delinearsi un tentativo, da parte della dinamica atmosferica, di provare a cambiare la circolazione alle nostre latitudini, spostandola verso un equilibrio più instabile e più fresco. Seguiremo nei prossimi giorni l’evoluzione degli aggiornamenti per vedere se e in che modo queste prime ipotesi saranno confermate.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera