FASE INVERNALE AL VIA, MA SENZA ECCESSI
FASE INVERNALE AL VIA, MA SENZA ECCESSI
Che sia di origine artica o polare, l'aria fredda continentale fa presto a mostrare le proprie caratteristiche fisiche perché al suo passaggio le temperature sono precedute dal segno meno, anche se ci troviamo nelle ore centrali del giorno che dovrebbero essere le più calde. È proprio quello che è successo tra ieri e oggi sull’Europa centro-occidentale, segnatamente tra Germania e Francia, dove è arrivata la parte più avanzata dell’irruzione artica che ha portato con sé due giornate di ghiaccio e che ha così esteso il respiro del vero inverno ancor più verso ovest (fig. 1, a sinistra). Parte di quell’aria gelida è arrivata anche sulla penisola balcanica – dove nelle ultime 48 ore la temperatura è diminuita anche di 15-17 °C – e si trova in procinto di raggiungere in parte anche la nostra penisola.
Il trampolino di lancio le sarà offerto da una modifica a cui sta andando incontro il disegno barico tra l’Italia, la penisola balcanica e l’Egeo. Lo spostamento verso levante della depressione che ha portato condizioni a tratti anche perturbate sulla nostra penisola e l’aumento della pressione atmosferica innescherà il travaso di una parte dell'aria fredda verso le nostre regioni (fig. 1, a destra). In particolare, entro mercoledì saranno soprattutto il Nord Italia e il versante adriatico a vedere sulla propria verticale l’arrivo di isoterme a 850 hPa – cioè a circa 1500 metri di quota – rispettivamente fino a -5/-6 °C e -1/-3 °C. Intorno a 0 °C o di poco superiori si prevedono invece le temperature alla stessa quota sul resto della penisola, dove gli effetti dell’irruzione saranno in parte contenuti dalla catena appenninica.
In un contesto di modesta instabilità atmosferica, determinata da una blanda circolazione ciclonica presente alle quote superiori, si verificheranno nella giornata di domani (martedì 9) precipitazioni per lo più deboli e sparse, a carattere spesso intermittente, che impegneranno l’estremo Nord Ovest, il versante adriatico centrale e il Sud peninsulare (ad eccezione probabilmente della Campania) e le due Isole Maggiori. Si prevedono deboli nevicate fino a quote di bassa collina tra Piemonte e Lombardia, a quote collinari sul versante adriatico dell’Appennino centrale e tra i 700 e i 1200 metri tra i rilievi lucani e quelli calabresi (fig. 2, a sinistra). L’apice del raffreddamento, invece, lo avremo mercoledì quando l’altezza dell’isoterma di 0 °C si porterà a quote molto basse sulla Pianura Padana centro-orientale (fig. 2, a destra), a segnalare che proprio in questa giornata le temperature massime al Nord non dovrebbero superare i 4-5 °C. Giornata fredda anche su Liguria, Toscana, Umbria e Marche con massime per lo più comprese tra 5 e 9 °C, mentre altrove la forbice oscillerà grosso modo tra 8 e 11 °C ad eccezione della Sicilia dove si potrebbero toccare anche i 12-13 °C.
La giornata di mercoledì vedrà anche un parziale cambiamento della circolazione sul Mediterraneo occidentale perché la figura ciclonica presente in quota, residuo della parte più intensa dell’irruzione transitata a nord delle Alpi, tornerà indietro e dal mare delle Baleari potrebbe condizionare entro giovedì 11 il tempo della Sardegna e delle nostre regioni centro-meridionali: bisognerà ora valutare quanto questa circolazione riuscirà a estendere il proprio raggio d’azione a queste aree delle nostra penisola. Nel frattempo, inizierà ad attenuarsi l’afflusso di aria fredda sulle regioni settentrionali.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera