LE TAPPE METEO DEI PROSSIMI GIORNI
LE TAPPE METEO DEI PROSSIMI GIORNI
In questo articolo desidero presentarvi le tappe di analisi che percorreremo nei prossimi giorni e focalizzare l’attenzione su quelle più importanti che meriteranno maggiore concentrazione, prima di arrivare a sciogliere la prognosi. I prossimi tre giorni saranno scanditi da una tesa corrente zonale, cioè in arrivo da ovest e diretta verso est, che accompagnerà verso il Mediterraneo e l’Italia aria temperata e umida di origine atlantica, capace di portare precipitazioni sparse essenzialmente lungo il versante tirrenico (fig. 1): si tratta della prima tappa che sarà condizionata dalla posizione, ad ovest del nostro continente, di un intenso gradiente barico che si verrà a creare tra la vasta circolazione d’Islanda presente nei pressi dell’isola omonima e la fascia anticiclonica subtropicale a cui fa capo l’alta pressione delle Azzorre.
Tra venerdì 5 e sabato 6 gennaio questa corrente tesa come una corda di violino inizierà a ondeggiare e in questo modo andrà a determinare, lungo i meridiani, lo sviluppo di una saccatura che accompagnerà il passaggio di un’intensa perturbazione (fig. 2): sarà questa la seconda tappa del nostro tempo che porterà sulla nostra penisola una fase piovosa da Nord a Sud e nevosa sull'arco alpino, con quota delle nevicate che scenderà anche al di sotto dei 1000 metri.
Se è vero che l’Epifania tutte le feste si porta via, dal punto di vista meteorologico sarà invece quest’ultima festività natalizia ad aprire probabilmente una fase meteorologica dalle caratteristiche invernali e quindi tipiche di questo periodo dell’anno (fig. 3).
Dopo il 6 gennaio, infatti, in quella che per noi è la terza tappa si prevede una situazione meteorologica improntata all’espansione, lungo i meridiani atlantici, dell’Anticiclone delle Azzorre e la conseguente apertura di un canale lungo il quale masse di aria fredda si metterebbero in movimento verso l’Europa centrale e poi verso il nostro bacino del Mediterraneo.
Su quest’ultima tappa ci sono ancora diversi nodi da sciogliere perché, al momento, non è stato ancora calcolato nulla di definitivo sulle conseguenze che questo schema barico avrà sul tempo dell’Italia. Il quadro sinottico è infatti ancora soggetto a correzioni ma, al di là di questo aspetto che potrà essere analizzato nei dettagli solo strada facendo, possiamo dire che nel complesso la modellistica numerica lascia intravedere, attraverso il proprio sistema probabilistico, una linea di tendenza improntata a una certa persistenza del segnale anticiclonico alle alte latitudini. Se queste sono le premesse, nei prossimi giorni ci sarà molto da raccontare.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera