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ATLANTICO IN TEMPESTA CON RIPERCUSSIONI ANCHE SUL MEDITERRANEO OCCIDENTALE: TRA GIOVEDÌ 2 E VENERDÌ 3 IN ARRIVO UNA NUOVA ONDATA DI MALTEMPO

Scritto da Andrea Corigliano Martedì 31 Ottobre 2023 14:00

ATLANTICO IN TEMPESTA CON RIPERCUSSIONI ANCHE SUL MEDITERRANEO OCCIDENTALE: TRA GIOVEDÌ 2 E VENERDÌ 3 IN ARRIVO UNA NUOVA ONDATA DI MALTEMPO

Ciclogenesi esplosiva attesa per giovedì 2 novembre 2023La fabbrica delle perturbazioni atlantiche è ormai a pieno regime: ne danno testimonianza la successione di sistemi frontali che nascono, si sviluppano e si spostano da ovest verso est per andare a interessare il nostro continente ed entrare anche alle nostre latitudini sotto la guida di intense circolazioni cicloniche. La prossima ciclogenesi rilevante, che andrà a condizionare il nostro tempo tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre e che darà una scossa anche al nostro campo termico, sta attualmente prendendo forma a sud dell’isola di Terranova e raggiungerà domani sera le coste francesi settentrionali e le Isole Britanniche. Il vortice subirà uno sviluppo che in gergo tecnico è definito di tipo «esplosivo» perché porterà il suo minimo ad approfondirsi, tra la prossima notte e quella su giovedì 2, da valori intorno ai 990 hPa a valori intorno ai 950 hPa (fig. 1): si consumerà così in pieno Oceano un autentico crollo barico di circa 40 hPa in 24h – e quindi nettamente superiore ai 24 hPa/24h necessari per poter parlare di «ciclogenesi esplosiva» per le nostre latitudini – che contribuirà a generare venti di tempesta forte con raffiche di fortunale se non addirittura di uragano, diretti proprio verso il settore nord-occidentale europeo tra domani e dopodomani.

La tempesta non entrerà nel Mediterraneo, ma lo interesserà con una nuova intensificazione delle correnti meridionali che accompagneranno l’estesa perturbazione in evoluzione con l’intensa struttura depressionaria. La vasta ragnatela di isobare si estenderà infatti anche al settore occidentale del nostro bacino andando in questo modo a stimolare un intenso richiamo dai quadranti meridionali che si presenterà sotto forma di libeccio a ovest dell’Italia e sotto forma di scirocco lungo il versante adriatico (fig. 2). Il flusso libecciale sarà burrascoso con raffiche di tempesta: spirando poi su un tratto di mare piuttosto lungo (fetch lungo), avrà modo di far aumentare rapidamente il moto ondoso che, entro la sera di giovedì 2, raggiungerà di nuovo lo stato tra agitato e molto agitato (grado 5-6 della scala Douglas) sul Tirreno centro-settentrionale, Mar Ligure, Mar di Corsica, Mar di Sardegna e Adriatico settentrionale (fig. 3).

Su tutti questi settori saranno quindi molto probabili delle mareggiate anche significative. Come sempre, la disposizione della ventilazione avrà un ruolo preponderante nella distribuzione delle precipitazioni che, ancora una volta, risulteranno particolarmente intense ed abbondanti tra il Levante Ligure e la Toscana settentrionale e su tutta la fascia alpina e prealpina compresa tra la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia perché su queste aree si attiveranno le due forzanti dinamiche che sono particolarmente efficaci nell’accentuare la fenomenologia: le linee di convergenza tra flussi provenienti da direzioni diverse e lo sbarramento orografico indotto dalle catene alpina e appenninica.



Anche le simulazioni modellistiche relative alle cumulate di precipitazione prevista per giovedì ricalcano le aree appena menzionate (fig. 4): osservando il carico pluviometrico complessivo calcolato da due principali modelli ad area limitata, inizializzati su base ECMWF (modello europeo) e GFS (modello americano), si ritiene plausibile avere in modo abbastanza diffuso delle nuove cumulate a tre cifre nell’arco delle ventiquattro ore, con picchi che potrebbero anche superare localmente i 200-250 millimetri sull’area appenninica ligure e tosco-emiliana. Si ricorda che il dato va interpretato come un’indicazione di massima di una cumulata che può essere sottostimata/sovrastimata in quanto trattasi di simulazione di un evento. Cercare in quale pixel colorato cade il mio comune di residenza è un modus operandi che ci allontana dall’approccio scientifico alla previsione del tempo: spero che un giorno lo si capirà e si imparerà a usare le app con ragionevolezza. Questa nuova situazione si inserirà purtroppo in un quadro di criticità idrogeologica già in atto, specie laddove le recenti abbondanti precipitazioni hanno ormai reso i terreni saturi e quindi impossibilitati a ricevere nuove piogge.

Circolazione atmosferica attesa per il 2 novembre 2023

Stato del mare atteso per il 2 novembre 2023

Probabili preciptazioni per il 2 novembre 2023

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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