UN AUTUNNO ANCORA IN SERIA DIFFICOLTÀ
UN AUTUNNO ANCORA IN SERIA DIFFICOLTÀ
Anche se attenuata dall’incidenza del fattore astronomico che toglie ogni giorno minuti al riscaldamento solare e inclina sempre di più i raggi in arrivo dalla nostra stella, sul bacino del Mediterraneo l’estate continua a gonfie vele manifestandosi con stabilità atmosferica e con temperature massime che raggiungono senza problemi valori diffusamente superiori ai 24-25 °C da Nord a Sud, con picchi intorno ai 30 °C. Giunti ormai alle porte di metà ottobre, cioè al giro di boa dell’autunno meteorologico, ci troviamo quindi ancora con un’atmosfera che strutturalmente non ha ancora mostrato le caratteristiche della nuova stagione, trascorsa per il momento solo sul calendario.
Anche nei prossimi giorni non si vedono cambiamenti sostanziali rispetto alla circolazione attuale che resterà molto probabilmente inalterata per tutta la prossima settimana: solo verso il 16-17 ottobre, stando agli aggiornamenti attuali, il campo anticiclonico potrebbe indebolirsi e quindi lasciare filtrare da ovest aria più umida di origine atlantica. Un primo passo verso l’autunno?
Aspettiamo a rispondere perché non sussistono ancora segnali convincenti in tal senso. Un calo delle altezze di geopotenziale è sicuramente un primo passo da compiere se bisogna costruire la strada che permetta il passaggio alle piovose perturbazioni atlantiche, ma almeno in una prima fase potremmo ancora rimanere ai margini di quella zonalità che mette in fila i sistemi perturbati per poi indirizzarli verso le nostre latitudini.
Questo aspetto può essere colto nelle linee generali osservando per esempio la distribuzione delle anomalie di temperatura a 850 hPa (cioè a circa 1500 metri), previste all’incirca per il 16-17 ottobre. Da questa distribuzione è infatti possibile abbozzare anche la posizione dei sistemi frontali, cioè delle componenti delle perturbazioni: il fronte caldo (linea rossa) che rappresenta la parte più avanzata di un’avvezione di aria calda e il fronte freddo (linea blu) che rappresenta la parte più avanzata di un’irruzione di aria fredda.
Come possiamo vedere in figura, il treno di sistemi perturbati si troverebbe ancora in una posizione mediamente troppo a nord rispetto al bacino del Mediterraneo per poter parlare di ingresso deciso della stagione autunnale dopo il 15 ottobre. L’autunno degno di tale nome coincide infatti con un abbassamento di latitudine del flusso perturbato atlantico che faccia entrare in serie le perturbazioni anche alle nostre latitudini: ci sono quindi ancora dei passi da fare per arrivare a una situazione simile e non sappiamo se questi passi saranno compiuti o meno. Il possibile ingresso di aria più umida periferica dopo metà mese potrebbe quasi certamente portare più nubi e magari qualche pioggia, ma non basterà davvero questo per poter dire che l’autunno avrà ingranato.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera