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TRA NOTIZIE TENDENZIOSE E RECORD DI CALDO MISURATI

Scritto da Andrea Corigliano Sabato 22 Luglio 2023 00:00

TRA NOTIZIE TENDENZIOSE E RECORD DI CALDO MISURATI

Le notizie tendenzioseIn questi ultimi giorni, sui social, è stato un tripudio di commenti che sono usciti con lo stampino e che, per sminuire l’intensa ondata di calore in atto, hanno recitato tutti cosi: «Nessun caldo record, è estate ed è normale che faccia caldo, basta terrorismo». In tutta sincerità non mi sono meravigliato più di tanto di queste affermazioni perché sono state reazioni a una notizia che si è prestata a essere manipolata a piacimento. Sto parlando dell’articolo che è rimbalzato in rete martedì 18 luglio, in cui si faceva presente il raggiungimento dei 50 °C raggiunti al suolo su Foggia e su Catania. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza.

Nessuno mi vieta di misurare tutte le temperature che desidero: quella dell’asfalto, della parete di un edificio, dell’automobile, di un cassonetto dei rifiuti. So per certo, però, che queste temperature sono tutto fuorché la temperatura dell’aria perché, secondo le regole stabilite dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), la strumentazione da utilizzare per questo scopo deve essere dotata di uno schermo solare e posizionata a circa due metri sopra un terreno erboso. In questi giorni nessuna stazione meteorologica ha registrato 50 °C. E non poteva essere altrimenti, dal momento che nessun modello numerico, nel processo di calcolo, si è avvicinato a questo valore puntuale in nessuno dei suoi punti di griglia.

Ma il fraintendimento che si è generato lanciando la notizia di un record che non ha alcun interesse perché non è la temperatura dell’aria ha finito per gettare dei dubbi proprio sul caldo eccezionale di questi giorni. Perché se è vero che nessun modello ha previsto temperature di 50 °C, è anche vero che la stessa modellistica numerica aveva inquadrato con ben una settimana di anticipo la fase meteorologica che stiamo vivendo e che peraltro non è ancora finita: abbiamo su questa pagina per esempio parlato della probabilità elevata di registrare temperature massime per lo più comprese tra 35 e 40 °C con picchi superiori e abbiamo per esempio mostrato valori dell’indice EFI (Extreme Forecast Index) a fondoscala proprio per evidenziare le potenzialità di raggiungere temperature marcatamente anomale o estreme.



Oggi possiamo dire che quella previsione si è verificata. Perché, per citare qualche dato più significativo, cinque stazioni della rete ENAV – Aeronautica Militare hanno battuto veramente il loro record di caldo assoluto in Sardegna: martedì 18 luglio, con una temperatura di 42.2 °C, è stato battuto per esempio di 2.4 °C il precedente primato a Capo Caccia e mercoledì 19 luglio, con una temperatura di ben 46.2 °C, è stato battuto di 1.2 °C il precedente record di caldo assoluto a Decimomannu. Tra l’altro, le potenzialità di registrare nuovi record sono ancora elevate e potrebbero concretizzarsi, soprattutto per il Sud e le due Isole Maggiori, anche all’inizio della prossima settimana quando abbiamo detto che, a circa 1500 metri di quota, potrebbero essere sfiorati se non puntualmente raggiunti i 30 °C: se il microclima locale riuscirà a metterci lo zampino, la combinazione tra una temperatura eccezionalmente elevata in quota ed effetti locali di compressione adiabatica potrà funzionare nuovamente come una palla da bowling.

Ecco, sono queste le notizie su cui accendere i riflettori. I record ci sono, come ci sono le temperature marcatamente anomale che da oltre una settimana viaggiano al Centro-Sud su scarti dalla media anche superiori ai 5 °C: il peso di questa fase meteorologica la vedremo nel bilancio termico a fine mese. Ma c’è di più. Perché se gli spunti per riflettere sono ancora pochi, sotto i riflettori potremmo farci finire anche le conseguenze delle altre due espansioni del promontorio nord africano verso il Mediterraneo tra fine aprile e metà giugno, con nuovi record di caldo battuti in Spagna e in Corsica: ne abbiamo parlato negli articoli pubblicati il 28 aprile e il 22 giugno. Sono il primo a dire che l’informazione non deve essere gonfiata e che non bisogna creare allarmismo, però sappiamo che oggi è questo il modus operandi per racimolare click. Allo stesso modo, dobbiamo però anche… dare a Cesare quel che è di Cesare e quindi mettere sul piatto la realtà dei fatti. E la realtà ci dice, a chiare lettere, che questa fase di caldo sta avendo connotati di eccezionalità.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera

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