«TEMPO INSTABILE»: IL SIGNIFICATO DI QUESTA PREVISIONE
«TEMPO INSTABILE»: IL SIGNIFICATO DI QUESTA PREVISIONE
L’instabilità è la condizione atmosferica che sta caratterizzando queste giornate di fine maggio: uno stato di equilibrio che, come ormai abbiamo imparato, si rinnova tutte le volte in cui in quota è presente dell’aria fresca che favorisce la formazione di nubi a sviluppo verticale, foriere di rovesci e di temporali talvolta anche intensi.
Perché i meteorologi si esprimono in questi termini? Perché si parla di tempo instabile tutte le volte che assistiamo allo sviluppo di nuvolosità dal colore bianco brillante che assomiglia a un enorme cavolfiore? Proviamo a spiegarlo in modo semplice, senza fare uso di troppi tecnicismi. Prima di parlarne tirando il ballo la dinamica atmosferica, applichiamo il concetto di «instabilità» a uno dei tanti casi che si possono verificare nella vita di tutti i giorni: una biglia che si trova in cima a un piccolo dosso.
Dato il suo equilibrio precario, nel momento in cui intervengo con un piccolo impulso (o forza) la biglia inizia a scivolare e tende ad allontanarsi sempre più dalla posizione da cui è partita. Allo stesso modo si comporta un «pacchetto d’aria» che, dopo aver ricevuto un impulso iniziale per cominciare a salire di quota – come per esempio una forzatura orografica – continua a muoversi verso l’alto anche in assenza della causa scatenante che gli ha impresso il movimento perché la sua temperatura è superiore a quella ambientale.
Infatti, se la sua temperatura è più elevata di quella della massa d'aria che la circonda, vuol dire che l’energia cinetica delle sue molecole è maggiore e che queste molecole tendono a occupare tutto il volume che hanno a disposizione: il pacchetto d’aria è allora meno denso dell’aria circostante e quindi continua l’ascesa dando luogo alla formazione di nubi e precipitazioni. In caso di «stabilità», invece, il meccanismo è opposto. Nella realtà di tutti i giorni un equilibrio stabile lo vediamo per esempio quando poniamo una biglia in fondo a una cunetta. Se le applichiamo un impulso, essa si muove fino a quando non converte tutta l’energia cinetica acquistata tramite l’impulso in energia potenziale e quindi fino a quando la sua velocità non si annulla.
A questo punto, tornerà indietro oscillando attorno alla posizione iniziale, fino a tornare nel punto di partenza nel momento in cui le forze di attrito non hanno dissipato l’energia cinetica fermando l’oscillazione. Anche in questo caso, allo stesso modo si comporta un «pacchetto d’aria» che, dopo aver ricevuto un impulso iniziale per cominciare a salire di quota, continua a muoversi verso l’alto fino a quando la sua temperatura è superiore a quella ambientale.
Nel momento in cui la sua temperatura diventa inferiore perché l’ambiente circostante è più caldo a causa per esempio di un’avvezione di aria subtropicale in quota, il moto si arresta perché il pacchetto d’aria è più denso e quindi torna indietro: in questo caso le nubi non si formano e il tempo rimane soleggiato.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera