FENOMENI ESTREMI: IN POCHE SETTIMANE, DALL’INVOCARE LA PIOGGIA ALLO SPERARE CHE SMETTA
FENOMENI ESTREMI: IN POCHE SETTIMANE, DALL’INVOCARE LA PIOGGIA ALLO SPERARE CHE SMETTA
Immaginiamo la dinamica atmosferica come se fosse composta da più ruote dentate che, incastrandosi alla perfezione, creano un treno di ingranaggi. Se ben oliato, il marchingegno si muove senza intoppi e quindi le diverse ruote che lo compongono non hanno problemi nel trasmettere l’impulso. In parallelo, questo comportamento lo osserviamo quando la variabilità atmosferica che caratterizza le nostre latitudini propone un regolare avvicendamento delle diverse fasi del tempo e quindi fa alternare periodi anticiclonici e soleggiati ad altri depressionari e piovosi. La quasi regolarità dell’alternanza tra i diversi stati del tempo è garanzia per trovarsi, passo dopo passo, qualche volta al di sopra e qualche volta al di sotto delle medie climatologiche di riferimento, siano esse associate al campo termico o a quello pluviometrico. Invece, se in una o più ruote manca qualche dente e gli ingranaggi non si incastrano alla perfezione, può capitare che alcune di esse girino ed altre presentino intoppi, si blocchino o procedano magari a scatti, facendo anche del rumore.
Nella dinamica atmosferica, è quello che succede quando per esempio la circolazione in un settore del nostro continente rimane stazionaria e quindi, non evolvendo, comporta che lo stesso tipo di tempo insista per più giorni sulla stessa zona facendo anche in questo caso del «rumore» nel momento in cui si registrano dei record: sono quindi le anomalie della circolazione che, pur facendo parte dell’avvicendamento delle condizioni meteorologiche, possono essere all’origine di eventi estremi se il «danno» subìto dalla ruota dentata inizia ad essere rilevante.
Continuando a ragionare per metafore, possiamo allora affermare che se aumentano i danni subìti dal marchingegno aumenta anche di pari passo la frequenza con cui le ruote dentate possono presentare problemi nella rotazione e avere un’evoluzione più irregolare. Da questa irregolarità crescente, perché diventata più frequente, nella dinamica del tempo nasce una successione di eventi che possono presentare caratteristiche anche diametralmente opposte e che, in ambito per esempio pluviometrico, possono interrompere bruscamente lunghe fasi siccitose con piogge estreme.
Se poco prima si guardava quindi il cielo terso appena solcato da qualche nube nella speranza che l’azzurro si facesse da parte, poco dopo si arriva a sperare nel ritorno del sole perché in alcune aree di pioggia ne è caduta molta e in altre ne sta cadendo troppa. In alcune regioni sono bastate così poche settimane per passare dal bianco al nero: il grigio è saltato, come siamo ormai abituati a veder saltare più di qualche dente del marchingegno atmosferico che trasmette impulsi alle nostre latitudini.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera