PROSSIMO PASSAGGIO INSTABILE A INIZIO MAGGIO, DOPO CHE L’ATMOSFERA SARÀ SALITA DI UNO SCALINO VERSO CARATTERISTICHE ESTIVE
AL VIA IL PRIMO SUSSULTO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO IN AREA MEDITERRANEA: PENISOLA IBERICA SOTTO LA PRIMA SIGNIFICATIVA ONDATA DI CALDO ENTRO FINE MESE
L’espansione del promontorio nord africano sul Mediterraneo occidentale e la sua parziale espansione anche verso l’Italia farà compiere alla stagione primaverile un passo in avanti. L’afflusso di aria calda a tutte le quote comporterà infatti un primo sostanziale rigonfiamento delle superfici isobariche che guadagneranno così uno scalino verso caratteristiche di stampo estivo. Sarà sicuramente questo una prima prova di forza della fascia anticiclonica subtropicale dal momento che questa dinamica comporterà, di pari passo, un allontanamento dalle nostre latitudini del flusso perturbato atlantico principale, cioè di quel nastro di sistemi perturbati che distribuiscono le precipitazioni organizzate. Possiamo renderci conto di questo passo in avanti che compirà l’atmosfera osservando per esempio le caratteristiche del futuro cambiamento del tempo che potrebbe intervenire dopo la parentesi più stabile e calda dei prossimi giorni.
Tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima, il segnale che infatti emerge dai calcoli dei modelli numerici lascia intendere un calo non particolarmente strutturato della pressione in quota, collegato a un modesto cavo d’onda che sarà molto probabilmente seguìto a ruota da una rimonta anticiclonica di matrice subtropicale. Stando agli aggiornamenti attuali, sul fronte delle precipitazioni la forma della configurazione sinottica potrebbe risultare sfavorevole alle estreme regioni di Nord-Ovest, mentre altrove le condizioni di instabilità potrebbero nuovamente rinnovare la formazione di rovesci e temporali. Avere una blanda circolazione depressionaria a far da cornice al transito di queste condizioni vuol dire, in estrema sintesi, avere proprio un’atmosfera che inizia a indossare le prime vesti estive nella propria struttura verticale (come altezze di geopotenziale più elevate) e nella fenomenologia associata che tende ormai ad esaltare solo la natura convettiva.
Questa evoluzione fa ovviamente aumentare la probabilità di assistere alla formazione di precipitazioni intense che però, per loro natura, si distribuiscono in maniera irregolare e quindi diventano meno predicibili. Focalizzeremo meglio anche gli aspetti di questo nuovo passaggio instabile nei prossimi giorni, con la consapevolezza che la probabilità di avere strutture frontali organizzate va ormai sempre più spegnendosi per l’avanzamento anticipato della stagione.
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera