SEGNALE IN PREVALENZA ANTICICLONICO ALMENO FINO A FINE MESE
SEGNALE IN PREVALENZA ANTICICLONICO ALMENO FINO A FINE MESE
La dinamica atmosferica ci ha ormai abituato più volte a lunghe pause, cioè a fasi atmosferiche in cui lo stato del tempo non mostra sostanziali cambiamenti ed è quindi governato dalla stessa configurazione sinottica. Quando le giornate sembrano uscite da una fotocopiatrice che stampa le stesse immagini, sappiamo anche che nella maggioranza dei casi queste immagini sono la traccia lasciata da figure anticicloniche che si insediano alle nostre latitudini e che poi stentano a sgombrare il campo per lasciare il palcoscenico a quelle strutture bariche di segno opposto, a cui si lega il passaggio di sistemi nuvolosi e l’arrivo di precipitazioni. È certamente anche questo un volto della primavera, quello più stabile e mite: è quel volto che, erroneamente, i più pensano che debba condizionare tutta la stagione con cieli sereni e temperature gradevoli. Invece non è così, soprattutto quando questo volto della primavera prova a diventare un segnale persistente che fa stampare alla fotocopiatrice sempre le stesse immagini.
Ho usato questa metafora per dire che, nelle linee generali, sembra che sia proprio questa la linea di tendenza che seguirà il tempo almeno fino alla fine di marzo: nelle due figure allegate, le situazioni previste come media di 50 scenari per il 24-25 marzo e per il 29-30 marzo ricalcano proprio lo stesso disegno uscito dalla fotocopiatrice di marca… ECMWF. Saremo allora interessati da correnti che proverranno mediamente dai quadranti occidentali, ma queste saranno guidate lungo il bacino del Mediterraneo dal bordo superiore di una fascia anticiclonica subtropicale che, con buona probabilità, sarà poco propensa a lasciarsi incidere dal flusso perturbato atlantico.
È sicuramente questa una situazione che mostrerà quanto verranno a trovarsi in una posizione più settentrionale rispetto alla norma i campi di alta pressione che, andando ad assumere proprio questa collocazione, potranno al massimo permettere fugaci "strappi" pronti ad essere subito ricuciti dalla rimonta anticiclonica successiva.
Non è rappresentato da uno "strappo" il volto perturbato e più freddo della primavera, cioè quel “colpo di coda invernale” che dovrebbe rientrare appieno nelle dinamiche stagionali, almeno nella prima parte: ci vorrà ben altro per poter parlare in questi termini, almeno fino a quando ci sarà sempre un anticiclone pronto a ristabilire velocemente il vecchio equilibrio.
Per ora, sembra che sia questa la strada. Intanto scorrerà anche il tempo cronologico, le basse latitudini continueranno a scaldarsi e la fascia anticiclonica subtropicale a irrobustirsi.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera