NEL LABIRINTO DELL’ANTICICLONE NORD AFRICANO, CON QUALCHE INFILTRAZIONE UMIDA AL NORD
NEL LABIRINTO DELL’ANTICICLONE NORD AFRICANO, CON QUALCHE INFILTRAZIONE UMIDA AL NORD
Non c’è molto da dire sul tempo dei prossimi giorni, almeno fino alla fine dell’anno. Sul Mediterraneo andrà affermandosi l’anticiclone nord africano e di conseguenza il tempo sarà condizionato dalla stabilità atmosferica. La figura di alta pressione, come abbiamo più volte detto, in inverno non è sinonimo di tempo soleggiato ma, al contrario, di nubi basse, di pioviggini e di nebbie che manterranno le giornate grigie e uggiose specie al Nord e tra Toscana, Umbria e Marche.
Queste aree della nostra penisola, infatti, si troveranno per tutto il periodo ai margini della struttura anticiclonica e di conseguenza risentiranno parzialmente anche di infiltrazioni di aria umida atlantica che scorrerà sull’Europa centro-settentrionale. Il soleggiamento dovrebbe invece essere più deciso sulle restanti regioni centrali e al Sud perché qui la copertura del promontorio risulterà più solida. In questo contesto meteorologico caratterizzato dal contributo di masse d’aria di origine subtropicale, le temperature resteranno al di sopra della media del periodo (vedi figura).
Lo scarto positivo dalla climatologia sarà sensibile tra sabato 24 e martedì 27 quando su tutta la nostra penisola i valori a circa 1500 metri si porteranno fino a 8-12 °C sopra la media climatologica del periodo, mentre si attenuerà probabilmente nei giorni successivi quando si prevede un modesto calo termico che dovrebbe ridimensionare l’anomalia, riducendola grosso modo della metà.
Mentre sull’Europa occidentale il tempo proporrà giornate fotocopia e molto miti, negli Stati Uniti la dinamica atmosferica proporrà a distanza di una settimana due eventi diametralmente opposti: si passerà da una brutale ondata di gelo nei giorni attorno al Natale, con l’isoterma di -22 °C a circa 1500 metri che si «tufferà» in Oceano Atlantico dopo essere per esempio passata prima su New York, a una nuova fase caratterizzata da temperature ben superiori alle media stagionali nei giorni intorno a Capodanno.
Giusto per avere un’idea dell’imminente crollo termico previsto a quella quota sulla verticale della «Grande Mela», basti pensare che la violenta ondata di gelo artico farà passare la temperatura da +6 °C a -22 °C in appena 24 ore, tra la mezzanotte del 23 dicembre e la mezzanotte del 24. Care amiche e cari amici, è ora giunto il momento dei saluti perché questo è il mio ultimo intervento per questo 2022. Ci rileggeremo da gennaio.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
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Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera