L’OROSCOPO DEL TEMPO
L’OROSCOPO DEL TEMPO
L’ondata di caldo che inizierà oggi è comparsa tra le soluzioni calcolate dai modelli numerici all’incirca una decina di giorni fa sotto forma di «segnale dominante», cioè come segnale che appariva prevalente tra tutti di scenari che erano stati prodotti dai modelli numerici stessi: una trentina per il modello americano GFS e una cinquantina per il modello europeo ECMWF. La distanza temporale da questo probabile evento non poteva però ancora fornirci una previsione affidabile su quanto si sarebbe presentata intensa l’avvezione di aria subtropicale perché man mano che l’orizzonte temporale dal fenomeno da prevedere si allunga, il modello diventa miope e non riesce a inquadrare bene l’evoluzione: è questo il pilastro cardine su cui poggiano le previsioni del tempo a lungo termine. È però bastato, per qualche giorno, osservare un solo scenario carico di caldo severo, per diffondere la notizia che in questo fine settimana la Pianura Padana sarebbe entrata nella storia meteorologica del nostro Paese.
Per conoscenza, desidero allora farvi osservare la differenza esistente tra uno scenario calcolato NOVE giorni fa per sabato 16 luglio (fig. 1, a sinistra) e uno scenario calcolato, sempre per questa data, nella giornata di oggi e quindi ad appena DUE giorni (fig. 1, a destra). Lo scenario estremo di nove giorni fa supponeva tutta l’Italia inglobata all’interno di isoterme comprese tra 20 e 24 °C a 850 hPa (circa 1500 metri), con valori di poco superiori alla soglia massima sul settore alpino e sulle aree interne peninsulari. Lo scenario che invece andrà a manifestarsi dopodomani sarà ormai molto probabilmente caratterizzato da un caldo più attenuato, tanto che l’isoterma di +20 °C non interesserà la Pianura Padana perché sul Nord Italia, come abbiamo detto, inizierà ad affluire aria meno calda da est fino a domenica 17: si tratta di un dettaglio della circolazione che abbiamo potuto cogliere proprio negli ultimi aggiornamenti che hanno dato corpo all’articolo pubblicato ieri.
Dal punto di vista pratico la previsione di 41-43 °C in Pianura Padana per questo fine settimana (fig. 2, a sinistra), proveniente proprio dallo scenario estremo appena commentato, lascia il posto a una previsione di caldo sempre intenso ma non così estremo e caratterizzato da valori massimi di 35-38 °C (fig. 2, a destra): sono 5-6 °C in meno che, per l’utenza, fanno la differenza tra una reazione di panico e una di sopportazione. Non è poco. Ricordiamoci che quella della temperatura è SEMPRE una tra le previsioni maggiormente soggette a incertezza perché il valore assunto da questa grandezza fisica dipende da tanti fattori: citiamo per esempio lo stato termo-igrometrico della massa d’aria che ci sta interessando, lo stato del cielo e i fattori locali come le brezze e i venti di caduta dai rilievi. In generale, più alto è il numero di fattori da considerare per definire la previsione, più velocemente diventa incerta la previsione man mano che si allunga la sua distanza temporale.
Non è pignoleria. È la prassi scientifica che bisogna adottare se vogliamo trattare la meteorologia come una scienza e non alla stregua dell’oroscopo. Altrimenti mettiamo una qualunque cartina a nove giorni sotto gli occhi del primo che passa e gli chiediamo di fare una previsione a lunga scadenza. Tanto poi, quando lo scenario più probabile dirà altro, c’è sempre pronta la frase per giustificarsi: i modelli hanno ritrattato. Intanto, però, abbiamo fatto incetta di click, di condivisioni e di introiti pubblicitari.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera