MAGGIO 2022 IN ITALIA: IL SECONDO PIÙ CALDO DOPO IL 2003 E CON SICCITÀ PERSISTENTE
MAGGIO 2022 IN ITALIA: IL SECONDO PIÙ CALDO DOPO IL 2003 E CON SICCITÀ PERSISTENTE
Nelle ultime settimane abbiamo parlato molto della straordinaria ondata di caldo che ha caratterizzato il mese di maggio quando, a partire dalla seconda decade, un poderoso campo anticiclonico di matrice nord africana ha assunto una posizione di blocco sull’Europa centro-occidentale richiamando, a più riprese, aria calda subtropicale verso le nostre latitudini. Ora, a bocce ferme, abbiamo i numeri per vedere come questa lunga fase stabile e insolitamente calda per l’ultimo mese della primavera meteorologica abbia influenzato l’andamento termico e pluviometrico sulla nostra penisola.
Innanzitutto, il segnale dominante che emerge a scala sinottica dalla media delle condizioni meteorologiche che si sono susseguite nel corso dei 31 giorni (fig. 1, a sinistra) mette molto bene in evidenza come l’ondulazione subtropicale con radice tra il Marocco e l’Algeria abbia causato sull’Europa centro-occidentale una robusta anomalia nella struttura della colonna atmosferica sovrastante queste aree del nostro continente, dove tutte le superfici isobariche (qui è raffigurata quella relativa a 500 hPa) si sono portate ad altezze di geopotenziale ben superiori alla media proprio per il massiccio afflusso di aria calda che ha interessato tutte le quote (fig. 1, a destra).
Abbiamo così vissuto una situazione meteorologica che ha ricalcato quel segnale atmosferico dominante di cui abbiamo parlato nell’articolo del 9 maggio quando abbiamo dimostrato come sia aumentata la frequenza di avere, proprio nell’ultimo mese della primavera meteorologica, l’espansione del promontorio nord africano tanto da poter considerare questa dinamica una nuova normalità che si è andata materializzando gradualmente nell’ultimo trentennio e che ha avuto una maggiore incidenza proprio negli ultimi dieci anni, tra il 2011 e il 2020 (fig. 1, a destra, nel riquadro).
Sebbene l’Italia si sia trovata sul fianco discendente della campana anticiclonica e quindi non direttamente esposta al flusso subtropicale, è riuscita ugualmente a registrare una lunga fase di caldo marcatamente anomalo che ha inevitabilmente inciso sul bilancio climatico del mese.
A tal proposito, l’analisi dei dati condotta dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR di Bologna evidenzia come, a scala nazionale, maggio 2022 abbia chiuso con un’anomalia di temperatura di +1.83 °C rispetto al clima del periodo 1991-2020, cioè rispetto al trentennio più caldo che si sia mai registrato da inizio rilevazioni e quindi dall’inizio del 1800 (fig. 2). Questo valore porta così questo mese al secondo posto dopo il maggio 2003 che chiuse con un’anomalia di +1.87 °C, cioè appena quattro centesimi di grado sopra.
Guardando però i dati suddivisi per macroaree, maggio 2022 è stato per il Centro-Nord il più caldo di sempre (*), con un’anomalia registrata pari a +2.25 °C per le regioni settentrionali e a +1.81 °C per quelle centrali, mentre al Sud un’anomalia +1.56 °C diventa il terzo valore più caldo di sempre per quest’area. A completare una situazione termica da primato, la persistenza di una condizione pluviometrica deficitaria che si è andata sempre più rafforzando proprio nel corso di questa primavera, dopo un inverno trascorso anch’esso con poche precipitazioni (fig. 3).
Ecco che allora, a scala nazionale, anche maggio ha ereditato la siccità dei primi quattro mesi e ha conservato, a scala nazionale, uno scarto negativo dalla climatologia pari al 50% circa: da inizio anno, a scala nazionale, manca cioè la metà delle precipitazioni che sarebbero dovute cadere entro la fine della primavera meteorologica.
(*) si specifica che per «il più caldo di sempre» si intende il più caldo da inizio rilevazioni e quindi, in questo caso, da inizio del 1800.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera