Analisi climatologica del 2015: Milano Sud, analisi temperature
Analisi climatologica dell'anno 2015, Corsico - Milano Sud - Analisi delle Temperature
Il 2015 meteorologico, concluso ufficialmente il 30 novembre, è stato il 2° più caldo per l’area considerata dal 2010 (ovvero da quando salvo i dati), con una media integrale annuale di +1,042°C.
Preciso subito un fatto importante già discusso in precedenza: non potendo avere, per cause burocratiche, una stazione sul mio palazzo, prendo i dati ufficiali della stazione di Corsico Parco Sud del CML, distante circa 2.5 km in linea d’aria da casa mia.
Sottolineo l’importante concetto che questa stazione è fuori dall’urbanizzazione milanese, è immersa nel Parco Agricolo Sud e risente in maniera minima dell’isola di calore: in particolare, quest’ultima può avere effetti sulle temperature minime qualora si instaurassero deboli venti notturni da Nord, che spostano l’immenso calore urbano verso i suoli a sud della città.
Ad ogni modo, è normale per questa stazione registrare minime anche di 5-7°C in meno rispetto a Milano Brera (la più calda dell’intera Lombardia), fenomeno che pesa in maniera rilevante sulla media mensile dei mesi invernali ed estivi.
Questo fatto non si nota nei mesi più piovosi e in quelli intermedi, dove le differenze tra centro città e campagna si assottigliano parecchio.
Come si nota da questa figura c’è stata una netta prevalenza di mesi caldi (9 su 12) e l’unico abbastanza freddo è stato settembre.
I risultati di questa tabella sono sintetizzabili nel modo seguente: nel 2015 c’è stato un numero elevato di configurazione bariche di origine sub-tropicale. Dal punto di vista della persistenza sono state eccezionali quelle di dicembre, gennaio, luglio, agosto e novembre: quattro di questi, non a caso, sono stati i mesi più anomali, mentre il quinto (agosto) è stato compensato da una lunga fase fredda e piovosa che ha contenuto in maniera determinante l’anomalia.
Nelle tabelle si possono notare le classi di temperatura rielaborate da me sia per i valori massimi sia per quelli minimi: come si evince dalle tabelle, per le minime vi è un picco nell’intervallo 0°-20°, mentre per le massime nell’intervallo 10°-30°. A tal proposito, questi intervalli sono ben giustificati dal clima della regione in questione (temperato caldo), ma con qualche considerazione a riguardo:
1) è stato il 2° anno consecutivo senza nemmeno una giornata di ghiaccio (sebbene sfiorata nella forte ma brevissima ondata di freddo del dicembre 2014)
2) ci sono state 49 giornate con minime negative (un numero molto maggiore rispetto al cuore dell’isola di calore milanese dove a stento si superano le 10!): la media di Linate A.M. 71-00 è 57 e comunque quest’ultima è stato molto probabilmente inferiore
3) ci sono state ben 42 giornate tropicali e 47 giornate estive: si vede subito che la stragrande maggioranza di ambedue sono imputabili al mese di luglio eccezionalmente caldo.
È importante notare che una variazione di 3-4°C su un mese è un’anomalia enorme in climatologia: luglio nelle minime ha addirittura sfiorato i 5°C, come se appartenesse a una sorta di "quinta stagione"!Si nota, inoltre, che l’unico mese con segno negativo nelle minime è stato settembre, mentre spiccano i segni meno consecutivi di settembre-ottobre nelle massime, gli unici due mesi non caldi dell’anno.
L’ultima considerazione è la seguente: gli unici mesi dove le massime hanno avuto un peso maggiore delle minime sono stati gennaio, aprile e novembre, non a caso quelli più secchi e soleggiati (a parte luglio, ma quello è stato un mese "a sé stante"). Ciò è confermato dal fatto che nei mesi di gennaio e novembre le notti sono molto lunghe e le minime possono scendere di molti gradi rispetto alle massime, mentre in aprile il dì è più lungo della notte, infatti la differenza tra le anomalie tra minime e massime è molto meno marcata rispetto agli altri due mesi di cui sopra.
Nella seconda parte dell’articolo analizzo invece il capitolo piogge.
Davide Santini