VERSO UN CALO TERMICO ESIGUO, ALMENO FINO AL WEEK-END
VERSO UN CALO TERMICO ESIGUO, ALMENO FINO AL WEEK-END
Entro le prossime quarantotto ore il Centro-Sud andrà incontro all’apice del riscaldamento portato, come abbiamo detto, dallo spostamento verso levante dell’onda anticiclonica di matrice subtropicale. Successivamente su queste regioni l’attenuazione del caldo estivo sarà molto graduale per via dell’evoluzione a goccia fredda della saccatura che tra domani (martedì 24) e mercoledì 25 accentuerà l’instabilità atmosferica soprattutto sul settore alpino, prealpino e le vicine aree di pianura del Nord Italia.
Questa figura chiusa di bassa pressione, attiva soprattutto alle quote superiori, non avrà infatti più la forza di agire in modo deciso sul campo termico perché andrà gradualmente trasformandosi dal punto di vista termodinamico man mano che si sposterà dalle Isole Baleari al Mar Tirreno meridionale (vedi figura). Il vortice, infatti, si troverà impossibilitato ad evolvere verso levante a causa della resistenza offerta dal promontorio e, proprio per questo impedimento, finirà per richiamare a sé anche parte dell’aria calda che si muove in seno al promontorio stesso.
Il modestissimo calo termico che interesserà il Centro-Sud nella seconda parte della settimana non sarà quindi dovuto all’ingresso di una massa d’aria diversa, ma principalmente a due fattori. Il primo, legato a un lieve ridimensionamento del valore delle isoterme in quota che comunque resteranno al di sopra delle medie climatologiche del periodo fino a 4-6 °C; il secondo, dovuto alla presenza di una maggiore nuvolosità che attenuerà il potere riscaldante della radiazione solare.
Pur attenuandosi, le condizioni di instabilità non favoriranno infatti un cielo completamente sereno ma favoriranno il passaggio di nubi irregolari che tra giovedì 26 e sabato 28 risulteranno probabilmente più intense solo sulla Sardegna e sulle aree alpine ed appenniniche dove non si esclude qualche rovescio o temporale.
Proprio in avvio del fine settimana l’instabilità sul Nord Italia potrebbe poi essere rinvigorita da aria più fresca in arrivo dall’Europa centrale, dove andrà molto probabilmente ad agire una profonda circolazione ciclonica centrata sulla penisola scandinava e alimentata da aria artica. Bisognerà ora vedere le modalità con cui questa circolazione settentrionale potrà eventualmente estendere il proprio raggio d’azione anche a una parte della nostra penisola e portare così un calo termico più incisivo.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera