VERSO UN TEMPO STABILE E LE PRIME TEMPERATURE ESTIVE
VERSO UN TEMPO STABILE E LE PRIME TEMPERATURE ESTIVE
Nei prossimi giorni la fase di instabilità di questa prima settimana di maggio lascerà gradualmente il posto ad un aumento della pressione atmosferica a tutte le quote e al ritorno a condizioni più soleggiate, ad iniziare dalle regioni settentrionali. L’iniziale spinta da ovest dell’Anticiclone delle Azzorre preparerà il terreno, in particolare tra mercoledì 11 e venerdì 13, alla prima espansione del promontorio nord africano verso il Mediterraneo centro-occidentale e l’Italia e quindi all’arrivo della prima avvezione di aria calda subtropicale verso l’Europa sud-occidentale e la regione balcanica dove, sulla verticale a circa 1500 metri – cioè sulla superficie isobarica di 850 hPa – le isoterme si porteranno generalmente tra gli 11 e i 14 °C, ad eccezione della penisola iberica dove si supereranno i 15 °C.
Il quadro termico previsto in quota, l’ormai generoso soleggiamento e l’effetto dei moti di subsidenza dell’anticiclone che concorrono a riscaldare l’aria nei bassi strati lasciano così intendere che nella seconda parte della settimana si possa così facilmente raggiungere e superare nelle temperature massime la soglia dei 25 °C in modo piuttosto diffuso, soprattutto nelle aree interne, e quindi registrare valori che sono considerati estivi.
Questa fase potrebbe subire un temporaneo cedimento nel corso del prossimo fine settimana, quando una modifica del disegno barico volto a dare forma a una seconda pulsazione di matrice nord africana potrebbe esporre le regioni settentrionali e forse più marginalmente quelle del Centro all’ingresso in quota di aria più instabile in seno a una circolazione blandamente ciclonica, di cui però sarà necessario inquadrare meglio la dinamica e quindi stabilirne gli eventuali effetti in termini di fenomenologia associata. Ciò che invece risente di una minore incertezza, almeno nella prima fase, è la futura evoluzione del tempo legata a una nuova espansione del promontorio nord africano che all’inizio della prossima settimana potrebbe conquistare i meridiani passanti per l’Europa occidentale e andare così a costruire una figura anticiclonica a campana, cioè dalla forma a «omega».
Sono questi gli schemi sinottici che, se diventano persistenti e stazionari per almeno 5-7 giorni, fanno evolvere la figura anticiclonica in una configurazione di blocco: al momento non è possibile prevedere in modo attendibile se andrà in porto questa ipotetica evoluzione e nemmeno avere informazioni più dettagliate, per esempio, sull’evoluzione del tempo della nostra penisola perché la posizione che potrebbe assumere il promontorio rispetto all’Italia esporrebbe il nostro territorio al suo fianco discendente e quindi anche all’eventualità che infiltrazioni di aria più fresca possano raggiungerci dai quadranti nord-orientali: un’eventualità che avrebbe maggiori probabilità di accadimento se la spinta dell’ondulazione dovesse arrivare a latitudini elevate perché in questo modo verrebbe compromessa la stabilità della radice subtropicale del campo anticiclonico stesso.
Come sempre, potremo capire meglio questa dinamica man mano che si ridurrà da distanza temporale della previsione.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell'atmosfera